Chiara Lungarotti: “Il turismo del vino interessa a tante persone”

Una delle eccellenze in Umbria è rappresentata dalle Cantine Lungarotti di Torgiano. Esperienza di quasi un secolo, oggi l’azienda è guidata dalle figlie del fondatore, Chiara – amministratore delegato – e Teresa – responsabile marketing e comunicazione. Chiara Lungarotti è laureata in Agraria con specializzazione in Viticoltura. Da sempre attenta a tutto ciò che è innovazione, nel rispetto però della tradizione e delle proprie radici. Dal padre ha ereditato l’amore per la terra, tanti gli interessi culturali, che affianca al suo lavoro.

Nel 2021, Wine Spectator Operawine ha inserito Lungarotti tra le 34 migliori cantine italiane che “producono vini di livello mondiale; sono leader nelle loro regioni; testimoniano la diversità, il patrimonio e l’autenticità che sono i tratti distintivi del vino italiano”.

Chiara Lungarotti è anche vice presidente del Movimento turismo del vino Umbria. Ed è da qui che parte: “Quando le aziende hanno potuto riaprire, da luglio a fine settembre, l’andamento è stato molto positivo dopo mesi di totale chiusura. Consideriamo però che di solito la stagione comincia a Pasqua per l’accoglienza in cantina e mesi importanti sono pure ottobre e novembre: in questo caso c’è stata una forte penalizzazione dovuta alle chiusure. Ci auguriamo che con i vaccini ci possa essere una lenta normalizzazione e che anche la buona stagione faccia la sua parte. L’accoglienza in cantina è molto importante per tutti i produttori, grandi e piccoli, perché si porta il turista a vivere l’esperienza con calore e a fargli sentire la passione che c’è dietro ogni singola bottiglia di vino prodotta. L’accoglienza in cantina è uno strumento per far conoscere ancora di più al turista la storia e la cultura, la tradizione. È fondamentale la sua funzione di marketing e di promozione del prodotto e del territorio. Naturalmente, poi, è importante anche per la vendita di qualche prodotto della cantina”.

A livello di azienda Lungarotti, invece, il 2020 è stata una buona annata: “Dal punto di vista produttivo, essendo un’azienda agricola, dipendiamo dall’andamento stagionale. Se guardiamo solo al covid, la situazione del mercato è stata varia, strettamente legata ai mercati in cui siamo presenti. Ne abbiamo risentito soprattutto nel canale della ristorazione a causa delle chiusure”.

Il Movimento turismo del vino Umbria, per il 2021, ha alcuni obiettivi ben chiari: “Continueremo con l’accoglienza, rispettando le norme e il protocollo sanitario di cui ci siamo dotati. Siamo sicuri che il turismo del vino sia perfetto potendosi vivere all’aria aperta: dalle biciclettate ai picnic. Questo, come l’anno passato, avrà una forte eco positiva. Per quel che riguarda l’azienda, anche crediamo molto nell’accoglienza, che ovviamente non è più quella di 40 anni fa, ci sono nuove esperienze da vivere e nuovi spunti da dare al visitatore. Abbiamo un gioiello, che non è solo di Lungarotti, ma di tutta l’Umbria: il Museo del vino di Torgiano. Si tratta di una piccola gemma, uno strumento fantastico per far capire al visitatore l’importanza del vino nella cultura di questo territorio. E quanto abbia inciso in tutte le civiltà che si sono affacciate sulle sponde del Mediterraneo. In questo momento purtroppo è chiuso e, appena sarà possibile, lo riapriremo”.

Covid a parte, quindi, il turismo del vino continua ad attirare interesse nei visitatori: “C’è stato un balzo in avanti nelle ricerche che sono state fatte su questo argomento. Per quel che riguarda il comparto vitivinicolo, è un po’ da decifrare dopo la chiusura dei ristoranti. Noi siamo vicini a tutti i nostri amici ristoratori in un momento molto difficile che mi auguro possa passare presto”.

Cosa si può fare per migliorare ulteriormente il matrimonio tra turismo ed enologia: “Offrire tante opportunità di visita nelle cantine e tanti motivi per venire a visitarle. Ormai ogni cantina offre tante attività: dalle camminate in vigna ai corsi, dallo svolgimento della vendemmia alla conoscenza di flora e fauna selvatica. Ci sono corsi di cucina, abbinamenti tipici dei prodotti a chilometro zero con i vini. Oggi le cantine ospitano pure i matrimoni. Molte aziende stanno implementando queste attività”.

Il 18 marzo l’Umbria sarà protagonista di IWINETC 2021, la conferenza internazionale dedicata alle migliori destinazioni enoturistiche di tutto il mondo. Sarà un appuntamento digitale a cui parteciperanno anche le cantine Lungarotti: “Nel 2010 lo organizzammo a Perugia, fu la prima volta che riuscimmo a portare il convegno in Italia, proprio in Umbria. Fu una bellissima esperienza, arrivarono moltissimi tour operator internazionali a visitare le cantine del territorio. Quest’anno porteremo l’esempio dell’Umbria a tutto il mondo, facendo conoscere ciò che facciamo, le bellissime denominazioni di origine controllata a garantita, il cibo, le splendide città d’arte, l’autenticità più profonda del nostro modo di vivere e di stare bene. Porteremo le esperienze in prima persona, dalle visite con degustazione agli abbinamenti cibo-vini, i corsi di cucina, la vendemmia e l’olio”.

Chiudiamo la chiacchierata con Chiara Lungarotti parlando della cantina di cui è ad: “Noi abbiamo la sostenibilità nel nostro dna, non è qualcosa a cui ci siamo convertiti recentemente. In quanto agricoltori, dobbiamo fare il meglio per preservare l’ambiente. Già a metà anni ’90 mio papà mise le colonnine meteorologiche per controllare il meteo in vigna, qui a Torgiano facciamo tante altre attività in questa direzione. Nel 2018 abbiamo ottenuto la Certificazione Viva dal ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente per Torgiano. Ogni due anni si deve rinnovare dimostrando di essere migliorati nei parametri e ce l’hanno rinnovata da poco. A Montefalco abbiamo 20 ettari tutti biologici. Siamo un’azienda bio che crede nella sostenibilità”.

Un’azienda che rispetta la legge sull’enoturismo che regola l’accoglienza in cantina: “Ci sono alcune norme da rispettare tipo l’apertura di almeno tre giorni alla settimana, l’offerta di prodotti del territorio insieme al vino, l’utilizzo esclusivo di calici di cristallo e non di plastica”.

Le cantine Lungarotti di Torgiano fanno insomma abbondantemente la loro parte. Ciò le rende un’eccellenza in Umbria e in Italia.

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