Export Italia-Cina: il 95,5% delle imprese sono Pmi

export cinese

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Il 96,5% delle aziende italiane che esportano in Asia orientale sono Pmi, per un peso del 50,2% del valore delle esportazioni. Il dato è emerso dal rapporto “Il ruolo delle Pmi nelle relazioni fra Italia e Cina: analisi di scenario e indicazioni di soci e imprese”, elaborato per la Fondazione Italia Cina dal suo Centro Studi per l’Impresa (CeSIF) e presentato nei giorni scorsi in videoconferenza. Durante l’incontro online sono stati illustrati anche i risultati della survey “Quale Cina per le Pmi” condotta tra i soci della Fondazione Italia Cina, della Camera di Commercio Italo Cinese e tra selezionate imprese e Pmi italiane che operano con la Cina. Il sondaggio ha interrogato un campione selezionato di 180 imprese che mantengono relazioni costanti con il Paese asiatico. Il risultato è contenuto in un rapporto di 57 pagine, accompagnate da 50 grafici e 10 tabelle, che è stato anche tradotto in cinese. Il rapporto si interroga sulle opportunità di cooperazione economica tra Italia e Cina in epoca post Covid-19. Lo sguardo è quello delle Pmi, realtà che rappresentano la spina dorsale della produzione industriale in entrambi i Paesi. «Il valore del documento è dato dal fatto che permette di identificare chi sono coloro che animano l’azione commerciale italiana e soprattutto chiede direttamente a loro quali siano le aspettative e percezioni rispetto alla relazione con la Cina, vista sempre più come un mercato di sbocco», spiega la Fondazione.  Il contesto di riferimento in cui si inserisce l’analisi è quello dell’interscambio fra Italia e Cina caratterizzato, soprattutto sulla rotta verso Oriente, da una forte specializzazione in prodotti altamente tecnologici o ad alto contenuto creativo, come nel caso dei prodotti del settore moda.

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