Desimoni, Consorzio Aceto balsamico di Modena: “Questione slovena, grande collaborazione da istituzioni”

Il Consorzio dell’Aceto balsamico di Modena saluta un 2020 in cui, nonostante la pandemia e le chiusure, il prodotto ha tenuto, con un calo del 5 per cento dei litri certificati prodotti e una diminuzione del fatturato che oscilla tra il 5 e il 10 per cento. All’orizzonte, però, ci sono le nubi causate dalla proposta di legge slovena che mette a repentaglio l’unicità di Dop e Igp. Ricordiamo in breve cosa è capitato: il Governo sloveno ha notificato alla Commissione europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione di aceti che, oltre a porsi in contrasto con gli standard comunitari e il principio di armonizzazione del diritto europeo, crea un precedente gravissimo anche per altre Dop e Igp.

Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione presso l’Ue, qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come aceto balsamico. Federico Desimoni, direttore del Consorzio dell’Aceto balsamico di Modena, precisa ulteriormente: “Abbiamo ottenuto una collaborazione istituzionale, trasversale, senza precedenti. Siamo molto contenti. Una bella reazione. Siamo ancora un po’ in ansia perché aspettiamo che venga depositato presso la Commissione l’atto di opposizione del Governo italiano, cosa che deve essere fatta entro il 3 marzo”. Una volta depositato l’atto, “si discuterà in Commissione”.

La Slovenia ha provato a fare la furba: “Hanno inserito una norma in modo che nessun giudice possa intervenire per risolvere la controversia, come invece facciamo spesso con chi cerca di imitare o di evocare l’aceto balsamico. Se c ‘è una legge, infatti, il giudice non può intervenire. In questo caso, però, si prova a scardinare il principio di Dop e Igp”. Siamo al “mezzo inganno, non si vuole dare al consumatore un’informazione chiara. In Europa, discutiamo bottiglia per bottiglia e, se ci sono irregolarità, ci rivolgiamo al giudice di quel Paese”.

Se mai dovesse passare la norma slovena, “ogni Stato potrebbe farne una. Noi comunque ci rivolgeremmo alla Corte di giustizia europea perché sarebbe concorrenza sleale tra Stati europei”.

In attesa dunque che questa questione si risolva, il Consorzio va avanti. Dice il direttore: “Come produzione siamo andati ai livelli del 2018 dopo un 2019 che era stato davvero molto buono. Non siamo di fronte a una diminuzione problematica, dunque. Se guardiamo alle singole aziende, hanno avuto problemi quelle che lavoravano con l’Horeca, a causa delle chiusure. Hanno avuto cali molto importanti su produzione e fatturato”. Il Consorzio nel frattempo lavora e si adegua ai tempi.

“Per quel che riguarda le riaperture di alberghi e ristoranti, non resta che attende che si riparta. Noi cerchiamo di dare strumenti ancora migliori al consumatore per usare il prodotto a casa. Abbiamo in particolare un paio di progetti in questo senso, come utilizzare e come conoscere meglio l’aceto balsamico di Modena”. Ci sarà il passaporto digitale sulle bottiglie: “Strumento di garanzia ulteriore dove ci saranno tante informazioni sulla filiera, su come utilizzare il prodotto, imitando un po’ il meccanismo della blockchain. Sarà una sorte di collarino sulla bottiglia”. Il secondo strumento riguarda sempre l’etichetta: “Ci sarà un marchio che descriverà gli elementi principali sensoriali del prodotto. Tre descrittori, in particolare: la corposità, se l’aceto è più agro o più dolce. Abbiamo creato un sistema grafico in questo senso. Si chiamerà Consortium Profile, dalla tarda primavera comparirà sulle bottiglie e uscirà sugli scaffali. È un modo per far innamorare di più il consumatore e per capire come utilizzare in casa e in modo diversificato l’aceto. Rispondiamo alla crisi con una comunicazione informativa che avvicini il consumatore al prodotto”.

Anche perché il 2021 pare somigliare al 2020, dunque i consumi domestici dovrebbero essere i preferiti dai consumatori: “Ci attendiamo un anno di stabilità. La voglia di vivere sarà moltiplicata quando si potrà ripartire, ma con tutte le misure che ci saranno, a livello quantitativo non potremo avere una performance esplosiva. Miriamo a consolidare la situazione, per i numeri brillanti ci diamo un medio periodo”.

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