Valpolicella: la diversificazione vince la sfida con il covid

Il Consorzio tutela vini Valpolicella, nel corso dell’Annual conference, ha analizzato quali siano i canali di vendita più accessibili per il vino di fascia alta in epoca di pandemia. Come registrato dalla statunitense Wilson Daniuels, azienda leader nell’importazione e distribuzione di prodotti di alta gamma con 45 marchi europei luxury in portafoglio, nella rete commerciale Usa “assistiamo a un forte incremento delle vendite di vini di alta gamma. Nel 2020, i segmenti luxury (oltre i 20 dollari a bottiglia), ultra e super premium (da 10 a 20 dollari) sono cresciuti a valore in Gdo del 26 e del 23 per cento e oggi incidono per più del 50 per cento sull’intero fatturato vino. Sale il retail, ma scende il fuori casa. I dati ricavati dal portafogli Wilson Daniels riflettono l’effetto sostituzione della modalità di consumo operato sul primo mercato al mondo per l’Amarone e il vino italiano, con l’horeca che in un anno ha registrato una contrazione della sua quota di mercato dal 57 al 35 per cento e con l’off trade protagonista di un percorso inverso (dal 43 al 65 per cento), con i vini della Valpolicella a +70 per cento. Sullo sfondo, il boom delle vendite online sul portale wine.com, che schizzano a +142 pere cento, e il raddoppio del mercato nel canale dei wine club”.

Si parla di multicanalità anche per Nomisma Wine Monitor: “L’Italia soffre meno dei suoi principali competitor proprio per una sua maggior diversificazione della distribuzione di vino nel mondo”. Se in Italia l’e-commerce era partito un po’ in sordina, lo scorso anno ha registrato il +200 per cento del giro d’affari: “Un fenomeno strutturale e non più solo dettato dall’emergenza, ma che vale il 7 per cento del fatturato vino della Gdo”.

Per Callmewine, e-commerce da più di 1.500 aziende con 9 mila etichette, l’exploit dello scorso anno ha portato a un raddoppio del fatturato. “L’incremento sui volumi è stato dell’84 per cento, grazie in particolare al Valpolicella e all’Amarone. A valore le vendite della Docg rappresentato il 55 per cento del totale, con il Ripasso al 28 per cento, il Valpolicella al 17 per cento e il Recioto all’1 per cento. La prima regione per bottiglie vendute è la Lombardia (31 per cento), poi Veneto (12 per cento), Lazio ed Emilia Romagna (11 per cento)”.

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