Roberto Kechler: la fisica quantistica ci aiuta oggi, finalmente, a comprendere meglio la radiestesia e la radionica.

La Radiestesia è una scienza antichissima utilizzata sin dalle grandi civiltà del passato (Sumeri, Egiziani, Cinesi, Popolo Indiano) da una élite di sacerdoti che, dopo lunghi studi ed esercitazioni a livello psichico, la usavano per le alte gerarchie dello stato.

Ce ne parla nel suo blog  Roberto Kechler, ricercatore appassionato da decenni di Radioestesia e Radionica. Con l’aiuto della Fisica quantistica, il suo lungo percorso su strade inesplorate in tali materie lo ha portato a produrre delle frequenze dinamizzate per l’equilibrio vibrazionale degli organismi (umano, animale e vegetale) agendo sui campi energetici informati degli stessi.

In Egitto – prosegue Kechler – venivano usati strumenti come pendolini (trovati nelle tombe egizie), amuleti, particolari oggetti tipo l’Ank; non sappiamo se usassero anche quadranti o altre tipologie di supporti.

Nella prima metà del secolo passato la Radiestesia si è molto evoluta specialmente in Francia e in Belgio, e soprattutto attraverso gli studi e i lavori dei  fratelli Sewranx. L’operatore, attraverso quadranti vari, utilizzando un pendolino come indicatore, si mette in comunicazione con l’obiettivo ed opera su questo.

Le teorie moderne di come funziona la radioestesia sono molteplici, in particolare autori come Lynne Mc Taggart (Il Campo Quantico) e Ervin Laszlo (Scienza e il Campo Akashico) hanno cercato di usare concetti come il Campo di Energia Punto Zero e il Campo A (Registri dell’Akasha) per ricostruire le fondamenta di questi fenomeni.

La teoria dei quanti è la fisica dell’ultrapiccolo, ed è proprio nel mondo atomico e subatomico che sono emersi dei risultati che sono all’opposto della nostra esperienza su scala fisica e che formano le basi di molte spiegazioni correnti di quei fenomeni che non comprendiamo, come la radioestesia, la radionica, la guarigione e il paranormale. Ancora non si riesce a spiegarne scientificamente il funzionamento in quanto non abbiamo ancora gli strumenti adatti, ma “siccome funziona, per me la Radioestesia aiuta molte persone a superare diversi problemi che sempre si affrontano nella vita” – asserisce Kechler – “Stiamo cercando di comprendere il mondo solo con la conoscenza a noi disponibile, che è, a quanto pare, insufficiente.”

Le spiegazioni di come funziona la radionica implicano sia un approccio fisico, scientifico, che un approccio più esoterico, che include la mente e la coscienza. La Radiestesia potrebbe essere la interfaccia della nostra realtà (terza dimensione) con dimensioni più elevate di realtà e coscienza.

Dopo anni di ricerca, studio e pratica il concetto che ha Kechler dell’operazione radioestesica e radionica si potrebbe riassumere così:

L’universo è fatto di Energia, solo di energia più o meno condensata (massa): l’energia è Vibrazione (frequenza), ed è eguale a Calore (luce), come dalle equazioni di fisici famosissimi:

EQUAZIONE di Einstein   =     E=mc2   =         Energia eguale Massa

EQUAZIONE di Plank        =      h=v      =      Massa eguale a Vibrazione

EQUAZIONE di Bolzmann =     k=T     =      Massa eguale a Quantità di Calore

Quindi:

E=mc2   =   h v =   k=T

ENERGIA = MASSA = VIBRAZIONE = CALORE

Ovvero:

ENERGIA – MASSA – FREQUENZA – LUCE

Come ben ha sintetizzato Nikola Tesla:

“Se si vogliono trovare i segreti dell’universo, è necessario pensare in termini di energia, di frequenza e vibrazione”

Per questa ragione – conclude Roberto Kechler – noi siamo fatti di energia, tutto l’universo è composto solo di energia e quindi tutto è collegato e tutto è UNO.

Photo credit Gino Tafuto

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