Acceso un faro dalla Prefettura sulla tenuta economica della provincia di Pistoia. Ha partecipato anche la Camera di Commercio. “Quasi tutti i settori hanno segno negativo”

La necessità è quella di conoscere la tenuta complessiva del panorama economico e sociale di un territorio profondamente colpito dalla pandemia come quello di Pistoia, una provincia produttive ma che sta facendo i conti con il virus. La Prefettura ha aperto così un “tavolo”, che vorrebbe essere permanente, intorno al quale si sono sedute tutte le parti sociali, compresa la camera di Commercio di Prato – Pistoia. La presidente Dalila Mazzi ha illustrato a tutti i partecipanti della riunione del 18 febbraio scorso, la situazione della provincia. “Secondo i dati economici elaborati l’anno 2020 si chiude con 27.849 imprese attive nella provincia di Pistoia, pari allo 0,6 in meno rispetto all’anno 2019. Una variazione maggiormente negativa rispetto alla media interprovinciale.
Dall’analisi dei dati, infatti, emerge un calo di imprese attive in tutti i settori, dall’agricoltura al turismo e ristorazione, dal manifatturiero al commercio. Si salvano il settore dei servizi, in particolare i servizi legati all’informatizzazione, e quello delle costruzioni con crescite contenute.
In generale il 2020 ha visto una sensibile contrazione dei flussi di iscrizioni e di cessazione rispetto alla media degli anni precedenti. Un aspetto che è certamente da ricondursi al periodo di sospensione delle attività durante la primavera e alle nuove restrizioni introdotte in autunno in corrispondenza della cosiddetta “seconda ondata” dell’emergenza sanitaria.
Tra i settori si riscontrano tendenze diverse, anche se quasi tutte con un tasso di crescita negativo.
In primis in calo il settore turistico e della ristorazione con un tasso di crescita negativo del -3,8%, a seguire il settore dei trasporti (-3%), il manifatturiero (-2,6%), il commercio (-1,8%) e l’agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,4%).
Andamenti particolarmente negativi si sono registrati nel manifatturiero, in particolare nell’industria alimentare, nell’industria tessile, nelle calzature e produzione di articoli in pelle e ancora nell’industria del mobile.
All’interno del territorio pistoiese, la distribuzione territoriale del dato mostra tassi di crescita diversi tra i comuni pistoiesi. Il tasso di crescita è maggiormente negativo nel quadrante metropolitano (-0,4%) rispetto a quello montano e in Valdinievole (entrambi -0,1%).
Altro segno meno per le imprese giovanili: calate rispetto all’anno precedente addirittura del 6,6 per cento.
Al termine dell’esame congiunto dei dati economici del settore, i partecipanti alla riunione hanno quindi condiviso di procedere a verificare la possibilità di intraprendere, in sede locale, ogni iniziativa utile per fronteggiare la situazione di criticità dovuta al fenomeno pandemico.

Exit mobile version