“Grazie alla mia passione per le auto, dieci anni fa ho inventato e brevettato il sistema di ammortizzatori rialzati per le autovetture Panda: questo permette non solo di raggiungere luoghi impervi salvaguardando il proprio mezzo, ma anche di preparare l’autovettura per le competizioni sportive. Un risultato garantito grazie all’esperienza e professionalità messa in campo da chi ha creato il prodotto”.
Christian Sundas, ideatore dell’ammortizzatore rialzato per la Panda e titolare di ‘Rialzi 4×4’ con sede a Margine Coperta (PT), dal 2010 si occupa di assistere i suoi clienti nel montaggio di rialzi e nella manutenzione di autovetture, con particolare riguardo per le Panda, ancora oggi preparate grazie al sistema di ammortizzatori rialzati da lui appositamente inventato.
“Chi acquista da noi un ammortizzatore rialzato 4×4 per Panda è certo di prendere solo ed esclusivamente la qualità e competenza di chi il prodotto lo ha inventato e testato – afferma Christian Sundas. Scegliere il prodotto originale significa sempre poter contare su funzionalità e durabilità nel tempo: per questo motivo testiamo sulle nostre autovetture aziendali ogni kit destinato ai clienti, per assicurarne la piena funzionalità. Avendolo messo in commercio in prima persona so cosa devo fare: in molti hanno, infatti, provato a copiarmi ma nessuno ci è mai riuscito ottenendo i risultati sperati, perché di rialzi originali per la Panda ci sono solo quelli creati da me”.
Azienda conosciuta da anni nel settore, la Rialzi 4×4 certa della qualità del prodotto offre totale assistenza ai suoi clienti, mettendo in campo la garanzia soddisfatti o rimborsati.
“I nostri clienti possono contare sulla nostra totale assistenza tecnica, sia nella fase di scelta e montaggio del rialzo che nel post vendita. Avendo brevettato io il sistema, posso agire senza problemi in ogni fase del montaggio o manutenzione, trovando sempre una soluzione ad ogni richiesta di intervento. Inoltre garantendo il ‘soddisfatti o rimborsati’ assicuriamo una risoluzione completa del problema”.