Specializzata nella realizzazione di busti per scoliosi su misura, così come nella realizzazione e adattamento di ausili ortopedici per ogni prescrizione medica, l’Officina Ortopedica e Sanitaria Vergelli Sergio di Terni scandisce il tempo grazie alla quinta generazione rappresentata da Michele e Matteo Vergelli.
Così ci racconta il dottor Michele Vergelli, che sottolinea come la tecnologia sia uno strumento migliore quando è coadiuvata dalla creatività manuale.
“Per realizzare i nostri busti da anni ci avvaliamo del forno a infrarossi e della produzione sottovuoto – continua Vergelli – che permette di migliorare ancor di più la precisione e la qualità della lavorazione. Ma la vera novità che abbiamo deciso di introdurre proprio durante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 riguarda lo scanner 3D, che permette di prendere le misure dell’assistito senza bisogno di fare gessi né di essere a contatto ravvicinato con la persona. Devo ammettere di essere stato scettico per molto tempo al riguardo, ma lo strumento si è rivelato davvero sorprendente in affiancamento alla nostra esperienza pratica”.
Tecnologia e manualità, creatività e sensibilità vanno davvero di pari passo all’interno dell’Officina Ortopedica e Sanitaria Vergelli di Terni, con sede unica in Via Mentana 37, nel cuore dell’Umbria, rispecchiando appieno la poliedricità del dottor Michele Vergelli.
“Pur essendo ora un tecnico ortopedico – conclude Vergelli – sono partito con il diploma di meccanico ortopedico ernista nel 1994 e questa definizione la dice lunga sulle nostre peculiarità, in quanto noi costruiamo e creiamo come in una vera e propria officina artigiana, che segue la prescrizione medica, ma gli affianca anche la propria arte e il proprio estro. L’arte mi accompagna da sempre anche nella mia vita privata e mi porta a realizzare sculture e dipinti. Ma la mia passione più grande risiede nei lavori di liuteria, oltre che nella musica. Per tanti anni ho costruito chitarre e bassi elettrici, li ho suonati e continuo a farlo. Non a caso ho sempre fatto mie le parole dello scrittore francese Anatole France: ‘Noi abbiamo di veramente nostro soltanto noi stessi: l’unico dono che possiamo fare è dunque il dono del nostro lavoro, della nostra anima, del nostro ingegno; e questa magnifica offerta di noi a tutti gli uomini arricchisce insieme il donatore e la comunità’”.