Regione Umbria: più di 14 milioni contro la crisi

La Regione Umbria ha messo in campo la più importante azione di ristoro dall’inizio della crisi grazie all’approvazione, in Giunta, dei criteri per l’assegnazione di un sostegno ai lavoratori autonomi umbri e per i settori dei convegni e delle fiere e del commercio all’ingrosso di alimenti e bevande.

Si tratta di risorse per 14,5 milioni di euro a favore di categorie che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività per i provvedimenti nazionali e regionali. A presentare i provvedimenti la presidente Donatella Tesei e gli assessori Michele Fioroni e Paola Agabiti.

“Un intervento importante che si aggiunge al pacchetto di misure messe in campo dalla Regione a sostegno del tessuto economico, produttivo e sociale dell’Umbria che ha subito danni a causa dell’emergenza sanitaria – ha sottolineato la presidente Tesei – e che si muove su un doppio binario perché accompagnato da misure di rilancio, che guardano al futuro dell’Umbria”.

“La manovra – ha rilevato l’assessore Fioroni – mira a sostenere, in questa grave fase che stiamo attraversando, gli operatori maggiormente danneggiati dalla crisi economica derivante dalla diffusione del Covid-19. Basti pensare alle perdite economiche subite dalle imprese che operano nel settore fieristico, dell’organizzazione di congressi ed eventi, che sono saltati a causa della pandemia, così come la filiera del commercio all’ingrosso di alimenti e bevande. Una misura – ha evidenziato – che si inserisce in un contesto di strumenti in parte in corso di definizione ed in parte già attivati finalizzati, non solo a trainare la nostra regione fuori dalla crisi ma anche a predisporre le basi per condurla in una nuova fase di sviluppo”.

“Per i lavoratori autonomi – ha detto l’assessore Paola Agabiti – abbiamo messo in campo uno strumento importante dal punto di visto finanziario, con oltre 13,4 milioni di euro, e articolato per garantire ristori alle categorie penalizzate, non tutte ricomprese nelle misure di sostegno nazionali. Grazie alla fondamentale collaborazione fra strutture della Regione, Arpal e Sviluppumbria operiamo la più importante azione di ristoro a beneficio di lavoratori autonomi e piccole e micro imprese”.

Due dunque i provvedimenti approvati: il primo per i lavoratori autonomi non garantiti, con contributo una tantum di 1.500 euro, il secondo per i settori dell’organizzazione di convegni e fiere e del commercio all’ingrosso di bevande cibi, per i quali è previsto un contributo che varia a seconda di specifici criteri.

Per gli autonomi, sono stati previsti tre diversi tipi di beneficiari. Nel primo gruppo ci sono commercianti, artigiani, artisti o assimilabili, con la propria sede di attività nei centri storici, in un centro commerciale, nei Comuni colpiti dal sisma del 2016 o che si trovino in aree di particolare interesse naturalistico-ambientale o di interesse religioso. Nel secondo troviamo i lavoratori dello spettacolo, iscritti alle gestioni ex Enpals o al fondo Psmsad (Pittori, scultori, musicisti, scrittori e autori drammatici), i lavoratori autonomi dello sport, con contratto di collaborazione con il Coni, le federazioni sportive, gli enti di promozione riconosciuti, le società o le associazioni sportive dilettantistiche, i lavoratori della cultura previsti dal Codice dei Beni culturali: Antropologo fisico, Archeologo, Archivista, Bibliotecario, Demoetnoantropologo, Esperto di diagnostica, Storico dell’arte.

Nella terza categoria rientrano commercio fiori e piante, bar e ristoranti, attività audio-foto-visive, gestione impianti (sportivi, teatri ecc.), intrattenimento e tanti altri.

Per il settore dei convegni e delle fiere è stato deciso di erogare un contributo a fondo perduto – variabile tra 1.500 e 4 mila euro o 8 mila euro, in funzione del fatturato. Si rivolge a imprese che svolgano attività di organizzazione di convegni e fiere, di noleggio di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli.

Per chi lavora nel commercio all’ingrosso di alimenti e bevande, il contributo sarà misurato dal numero di dipendenti aziendali e sarà diviso in quattro fasce: 1.500 euro, 3 mila euro, 6 mila e 10 mila euro.

Le domande possono essere presentate dal 14 gennaio. Le istruttorie per l’una tantum saranno a cura di Arpal Umbria con l’assistenza tecnica di Umbria Digitale e Sviluppumbria, mentre la gestione dell’avviso per convegni, fiere e commercio all’ingrosso di alimenti e bevande sarà a cura di Sviluppumbria, che per domande o informazioni su entrambi i provvedimenti ha attivato quattro numeri di telefono dedicati e un indirizzo E-mail (attivi dal 28 dicembre): per la sede di Perugia: 075/5681280 075/5681281; per la sede di Terni: 0744/806070 0744/806071; avvisounatantum@sviluppumbria.it.

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