Rebecchi (Assoviaggi): “Soddisfatti del Decreto Ristori, contributi vadano erogati prontamente”

Tempi duri per il settore turistico, che chiede al Governo un intervento deciso, immediato e corposo. Ne ha parlato Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi, a Advtraining.it. Sul Decreto Ristori messo a punto dal Governo, Rebecchi ammette: “Devo dire che il giudizio è positivo. Iniziano ad arrivare i primi risultati dell’attività di squadra della nostra associazione, insieme ad Astoi e Fto. Aver ottenuto 625 milioni per il nostro comparto è un buon risultato, ma è necessaria la massima urgenza nell’erogazione dei contributi, siamo fermi da troppo tempo”.

Assoviaggi chiedere un intervento immediato all’esecutivo da vari argomenti: “Chiediamo innanzitutto il rifinanziamento del citato Fondo di cui all’articolo 182, comma 1 del D.L. Rilancio per assicurare alle imprese un ristoro delle perdite registrate e che registreremo nei prossimi mesi, ma anche l’inclusione delle agenzie di viaggi e tour operator tra i beneficiari delle misure in materia di tax credit affitti e l’estensione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori del settore almeno sino al mese di giugno 2021, nonché l’apertura di un tavolo interministeriale per dialogare oltre che con il Mibact, anche con il Mise, il Mef ed il ministero del Lavoro al fine di identificare mirate e concrete misure di sostegno al nostro settore”.

Gli associati hanno “apprezzato molto il lavoro che da mesi stiamo portando avanti con le istituzioni e con le altre associazioni di categoria per gestire questa crisi, laddove tutti sanno che in seria difficoltà non vi è solo il nostro settore, ma anche molti altri, quindi ottenere risultati non è semplice, anzi. Ma sono convinto che oggi possiamo dire: abbiamo messo in sicurezza le nostre imprese”.

La domanda che tutti si pongono è: come si rimette in moto il turismo? “Sono molto soddisfatto del lavoro congiunto con le altre associazioni di categoria, nelle quali ho trovato professionisti seri con i quali abbiamo operato moltissimo per far comprendere al Governo l’importanza del nostro settore in termini di valore apportato al sistema economico del nostro Paese, ma soprattutto abbiamo lavorato per richiedere gli interventi e le misure necessarie al comparto. Oggi, siamo quelli che nella burrasca devono portare la barca in un porto sicuro, ma dobbiamo ripartire, quindi stiamo richiedendo al Governo misure che ci permettano di farlo, dai corridoi turistici intra ed extra UE, alla rimodulazione strutturale del Bonus Vacanze, nonché allo stanziamento di fondi per sostenere le agenzie di viaggi a una vera transizione digitale. Il turismo di domani non sarà più quello che abbiamo visto sino a ieri”.

Non sarà un tempo di ripresa breve, questo è poco ma sicuro, e alcune aziende potrebbero risentirne più di altre: “Il lockdown delle nostre imprese, che si sostanzia nell’assenza di domanda e di prodotti da offrire, confini chiusi e divieto di mobilità delle persone, terminerà presumibilmente nella seconda metà del 2021 e comunque non prima della fine dell’emergenza pandemica: abbiamo necessità di attraversare questo lungo ponte temporale con misure concrete per poi ripartire, per questo il sostegno economico da parte del Governo e delle Regioni è necessario. Sono in discussione quasi 80.000 posti di lavoro”.

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