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Cinquemila cattedre “scoperte” in Toscana: la scuola peggiora ogni giorno. Il sindacato ”Stabilizzare i precari per salvare la scuola”

di Marcello Guerrieri
21/10/2020
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Non siamo contrari al concorso straordinario, ma siamo contrari a farlo nel mezzo dell’emergenza Covid e con queste modalità, che sono ingiuste per molti docenti (quelli in quarantena ad esempio non potranno partecipare) e che, soprattutto, anziché risolvere stanno aggravando la situazione delle cattedre vuote nelle scuole.”
Lo hanno detto stamani i sindacati toscani della scuola Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals-Confsal, Gilda-Unams, in una conferenza stampa a Firenze convocata per raccontare la situazione dei precari e della scuola nella nostra regione e per spiegare le ragioni del no al concorso e le proposte alternative che avevano avanzato al governo.
In Toscana, dall’infanzia alle superiori, sono ancora 4832 le cattedre scoperte, perché delle 6462 stabilizzazioni autorizzate si è riusciti a coprirne solo 1630 (e di queste -aggiungendo gravità alla gravità- solo 32 per il sostegno). Una situazione pesante, causata da problemi ormai cronici, dai ritardi del ministero e dalla scelta completamente illogica di varare proprio quest’anno nuove procedure per le supplenze; una situazione, soprattutto, a cui il concorso straordinario non porrà assolutamente rimedio. Anzi, il rischio è che -stante la situazione attuale- gli esiti di questo concorso non siano applicabili neppure nel prossimo anno scolastico, quando la situazione diverrebbe così ancora più grave.
C’era una soluzione alternativa ? “Si c’era -hanno spiegato i rappresentanti sindacali- bastava far entrare in servizio per un anno i docenti che possono partecipare a questo concorso (quindi con almeno 36 mesi di insegnamento): un anno di prova in cui alla docenza avrebbero affiancato la formazione, con un esame finale, che salvaguardasse il merito e garantisse la qualità degli insegnanti. Lo abbiamo proposto, ma la Ministra non ha voluto ascoltarci.”
Così è successo che in tanti hanno rifiutato anche le supplenze in questo inizio di anno, per il timore di finire in quarantena e non poter partecipare al concorso o semplicemente per poter studiare per quella che è stata prospettata loro come l’unica possibilità di stabilizzazione. Ed è questo uno dei motivi delle tante cattedre scoperte e dei tanti orari provvisori a oltre un mese dall’inizio della scuola.
“Chi ci accusa di non volere il concorso perché siamo contrari al merito, mente o non sa di cosa sta parlando. Il concorso lo abbiamo chiesto noi per anni, ma non andava fatto ora, in piena pandemia, e non così. Abbiamo avanzato proposte basate sulla logica e la conoscenza del settore, per il bene della scuola e degli studenti; al ministero hanno preferito seguire l’ideologia.”

 

Tags: PrecariScuolaToscana
Marcello Guerrieri

Marcello Guerrieri

Esercita la professione di giornalista da oltre trent’anni: ha esordito con la cronaca locale per la redazione ternana de il Messaggero, per la quale ha anche curato, per un lungo periodo, pure gli aspetti sindacali ed economici delle aziende della provincia di Terni. Collabora tuttora col giornale romano. Ha seguito sin dall’inizio, l’evoluzione dei nuovi media, curando numerosi siti come quello di “Terninrete”

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