Non si spegne l’eco del successo, un successo della determinazione ed anche della voglia di andare avanti: il sessantesimo Salone Nautico di Genova, organizzato da Confindustria Nautica e I Saloni Nautici, dall’1 al 6 ottobre, ha visto visitatori e spettatori oltre i settantamila e gli espositori che hanno superato quota ottocento. La soddisfazione degli organizzatori è stata massima dal momento che l’intero happening è stato organizzato nel pieno rispetto di norme e condizioni di sicurezza previste per il particolare momento che sta vivendo l’Italia, norme complesse che hanno garantito la sicurezza di tutti.
E’ stato quindi un salone bello e partecipato, pieno di appuntamenti, di anteprima insieme ad appuntamenti istituzionali, sempre necessari per capire quali saranno le linee guida del Governo e delle aziende che compongono la galassia della nautica, largamente intesa. Non a caso erano presenti al Salone imprenditori come Luigi Gubitosi, Leonardo Ferragamo, Carlo Bonomi, Alessandro Profumo; non mancavano nemmeno esponenti dello sport dell’acqua nelle persone di Alessandra Sensini, campionessa Olimpica di windsurf e attuale vice presidente del Coni, il campione di canottaggio Davide Tizzano, Giovanni Soldini e pure Giacomo Agostini eterna gloria del motociclismo italiano.
A favore di Genova c’è che quello appena chiuso è stato l’unico salone della nautica a livello europeo e forse anche mondiale, dato che fioccano le disdette di altri “concorrenti” planetari,. E leggendo le dichiarazioni rilasciate all’Adnkronos, si sente la soddisfazione di Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria, che ha espresso nel momento della chiusura il suo pensiero: “Questo salone è quello del coraggio, dell’intraprendenza, credo abbia dimostrato soprattutto la resilienza, di questo territorio e delle imprese, la capacità di adattarsi ai tempi e saperli trasformare da difficili in opportunità”. Il governatore ligure ha pure aggiunto: “I numeri ci danno ragione e questa è stata una prova di coraggio di imprenditori, enti locali e del pubblico: senza farsi annichilire dalla paura ma con la giusta prudenza abbiamo fatto qualcosa di più di un salone, un momento catartico e un nuovo patto sociale. Tutti insieme ci siamo rimboccati le maniche per dire che si può andare avanti. Deve essere la stella polare anche di tutto quello che facciamo e faremo in questo Paese nei prossimi mesi”.
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