Castagne 2020: Campania, tra tanti problemi spunta l’ottimismo

Settembre è stato un mese particolarmente siccitoso al Sud e a pagarne le conseguenze sono diversi frutti, tra cui le castagne in Campania. Caldo, ma anche mancanza endemica di manodopera: due grossi problemi. A cui se ne aggiunge un terzo, l’imposta del 6 per cento sul prodotto conferito che i produttori di castagne sono tenuti a versare ai grossisti. Consideriamo poi che il prezzo stabilito all’ingrosso non soddisfa e non gratifica le aziende agricole. A tutto questo, va aggiunta l’emergenza sanitaria da covid-19, una pandemia che ha di fatto ridimensionato o annullato feste e sagre, solitamente veicolo fondamentale per la vendita di castagne.

Un anno pieno di problematiche, questo 2020. Anche di salute, con il ritorno del Cinipide galligeno del castagno, imenottero cinese che causa la formazione di galle su gemme, foglie e infiorescenza del castagno. Da circa un decennio, questo fitofago danneggia seriamente i castagneti della Campania, da Montella in provincia di Avellino ai Monti Picentini in provincia di Salerno, fino alla Valle dell’Irno. Causa riduzione della produzione, naturalmente, una riduzione dello sviluppo della vegetazione e un forte deperimento delle piante colpite.

Si tratta di una grossa perdita per una regione come la Campania, leader indiscussa della castanicoltura; solo in provincia di Avellino, si registra il 50 per cento della produzione regionale. La Cinipide, pur essendoci, pare aver perso un po’ di capacità d’attacco. E questo rincuora tutti i coltivatori campani. Abbiamo assistito a una flessione nel numero di piante colpite e a una maggiore qualità dei frutti. Determinante è stata l’azione di prevenzione, tutela e salvaguardia da parte degli addetti ai lavori. Al momento, l’unico strumento di lotta è quello biologico, che prevede il rilascio in pieno campo di Torymus sinensi, altro imenottero parassita a sua volta del patogeno. Il Torymus si nutre delle larve del Cinipide, andando ad abbassarne la popolazione.

Questa ultima notizia fa sì che si possa comunque guardare con ottimismo alla stagione 2020 per quel che riguarda la produzione di castagne in Campania.

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