Pompei: solo il covid frena l’ascesa del turismo

Dal 2014 al 2019 i visitatori dell’area archeologica di Pompei sono costantemente cresciuti, con un aumento del 47 per cento degli ingressi, passati da più di 2,6 milioni a oltre 4 milioni, e un incremento del 45 per cento degli incassi, che sono schizzati da più di 21 a più di 41 milioni di euro. Nel 2020, fino a questo momento, siamo a poco più di 450 mila persone, pari al numero di turisti che l’anno passato entravano in un solo mese di alta stagione. Colpa del covid, naturalmente.

“Ma nonostante i numeri bassi del 2020, Pompei è uno dei luoghi culturali italiani che meglio hanno ripreso dopo il lockdown, con 130 mila visitatori nel solo mese di agosto, che sono pari al 30 per cento di quanti erano entrati nel sito archeologico nell’agosto del 2019. Evidentemente, questo dato ci fa riflettere, ma anche capire che quando l’emergenza coronavirus sarà conclusa, i flussi torneranno a crescere come era stato fino all’anno passato”. Dunque, non c’è da disperare per i pochi visitatori che hanno pagato il biglietto in questo 2020.

Il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha così commentato la situazione e i dati che riguardano il sito di Pompei durante una conferenza stampa riguardante il bando internazionale per la direzione del parco archeologico della Campania.

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