C’è un’emergenza incendi in Calabria: la denuncia è della Fai Cisl

Percorrendo la Calabria si constata purtroppo, e con sconforto, come nel paesaggio il colore verde stia cedendo il posto al marrone bruciato.

«L’emergenza incendi – afferma in una nota la Segreteria regionale della Fai Cisl, riunita a Lamezia Terme – sta segnando pesantemente tutto il territorio calabrese anche nell’estate del 2020, mandando letteralmente in fumo importanti pezzi del patrimonio boschivo e paesaggistico della regione.

Perciò, mentre esprime il proprio apprezzamento per l’azione di contenimento delle fiamme che Calabria Verde, Consorzi di Bonifica, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e tutti i soggetti coinvolti stanno svolgendo, la Fai Cisl calabrese evidenzia, come sostiene da tempo, che è indispensabile un cambio di passo nel settore forestale calabrese sia per l’attività antincendio che per la manutenzione del territorio e la rinaturalizzazione delle aree interne.

Purtroppo sono trascorsi molti anni, forse troppi, stracolmi di buoni propositi, ma vuoti di scelte e indirizzi politici orientati a rafforzare concretamente le attività di prevenzione, manutenzione del territorio e capillare azione di antincendio boschivo. Ora il sostegno e la promozione del presidio umano sul territorio, insieme ad una decisa politica di ricambio generazionale nel settore forestale, devono diventare priorità, in una visione strategica che miri a sostenere, con le attività di costante pronto intervento e antincendio boschivo, le azioni di prevenzione e manutenzione, da considerare come aspetti di un unico Piano per la tutela del bosco e del territorio. Le attività di manutenzione e cura integrata dei boschi – che significano per l’appunto tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e delle comunità – sono necessarie, infatti, sia all’opera di chi affronta da vicino il fuoco, lo indirizza e lo circoscrive, sia al rispetto dell’ambiente.

Per queste ragioni è indispensabile riscoprire il ruolo del lavoro forestale che senza un immediato ricambio generazionale, senza l’inserimento di personale giovane da formare accanto a chi ha alle spalle anni di esperienza, rischia di scomparire, vanificando competenze e decenni di lavori e opere a tutela dell’ambiente forestale e delle aree interne, che non possiamo dimenticare. Né può bastare la pur meritoria opera dei volontari impegnati nell’attività antincendio. Il rischio concreto è che lo storico, millenario patrimonio forestale e il lavoro di rimboschimento svoltosi subito dopo il secondo conflitto mondiale, restino solo immagini da libri di storia, con l’amara e cruda realtà di boschi abbandonati, devastati, distrutti.

È necessario perciò – conclude la Segreteria della Fai Cisl calabrese – investire in programmazione, idee, progetti e reperire importanti risorse finanziarie per un settore in cui mettere in sicurezza la montagna significa salvaguardare le comunità, le aree interne e rurali, i campi agricoli, le bellezze paesaggistiche, le risorse idriche, le coste, l’intero territorio calabrese.

Su questi temi la Fai Cisl Calabria è da sempre impegnata e, nei prossimi giorni, lancerà le sue proposte a favore del sistema agro-ambientale regionale, per come già fatto presso l’Assessorato competente, tramite un documento del sindacato che sarà distribuito tra lavoratrici e lavoratori e nelle sedi Fai Cisl periferiche, affinché sia occasione di discussione, di condivisione di idee e di crescita comune».

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