Bonus ristoranti: come funziona, chi può accedervi, cifre

Il bonus ristoranti è un contributo a fondo perduto riservato ai ristoratori e agli esercenti dei centri storici. Si rivolge a chi, tra marzo e giugno 2020, ha subito cali di almeno il 25 per cento o il 50 per cento del fatturato rispetto allo stesso periodo di dodici mesi prima. I codici Ateco interessati sono 56.10.11, 56.29.10 e 56.29.20 (ristoranti, mense, catering e alcuni negozi particolari).

Il contributo arriva a 2.500 euro e si tratta di soldi che potranno essere investiti nell’acquisto di prodotti alimentari, agricoli o vitivinicoli. La platea potenzialmente è di 180 mila pubblici esercizi per 600 milioni di euro totale. La maggior parte verrà elargita in anticipo, dopo aver verificato che ci siano i requisiti in seguito alla presentazione della domanda (almeno il 90 per cento del contributo). Il saldo del 10 per cento verrà dato alla presentazione della quietanza di pagamento (non valgono i contanti quindi, serve una modalità utile per il tracciamento).

Sovrintende all’intera questione il ministero delle Politiche agricole e forestali. Dicevamo dei requisiti, ecco quali devono essere: bisogna appartenere alla filiera alimentare, agricola e vitivinicola; possedere un codice Ateco 56.10.11 (ristoranti con somministrazione), 56.29.10 (mense) e 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale); aver subito una perdita quantificata rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. I titolari con partita Iva, con perdite inferiori ai tre quarti rispetto all’anno precedente, potranno accedere al bonus. Non ci sono limitazioni per chi ha avviato l’attività a cominciare dall’1 gennaio 2019.

Sono state individuate 29 città italiane nelle quali i commercianti potranno richiedere il beneficio: si tratta delle città metropolitane maggiori che ospitano un numero di turisti, pari ad almeno il triplo del numero di residenti delle stesse. Occorrerà comunque attestare – ai fini dell’ottenimento del bonus – un calo di fatturato pari ad almeno il 50% nel periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

La domanda per accedere al bonus va presentata sulla specifica piattaforma della ristorazione, istituita a questo fine. Oppure ci si può recare direttamente agli sportelli dei concessionari convenzionati. Ulteriore requisito è il pagamento, tramite bollettino, dell’importo di adesione all’iniziativa di sostegno. Bisognerà infatti presentare una copia alla presentazione della domanda.

Per chi ha registrato ricavi fino a 400 mila euro, l’indennizzo potrà coprire il 20 per cento del fatturato perso rispetto al 2019; il 15 per cento per chi ha registrato ricavi non superiori a un milione di euro; il 10 per cento per chi ha registrato ricavi superiori al milione di euro.

Secondo le stime di Coldiretti, i consumi extradomestici durante la pandemia si sono ridotti del 40 per cento. Pesanti perdite sono state registrate anche per le aziende che lavorano nelle esportazioni all’estero: il 74 per cento delle imprese ha visto contrarsi le vendite durante tale periodo. Il calo turistico ha fatto il resto: a luglio, agosto e settembre del 2019, infatti, si potevano contare almeno 19 milioni di stranieri in Italia, numeri imparagonabili a quelli del 2020.

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