Pacchetto lavoro: 13 miliardi, nuovo bonus per gli stagionali, sgravi fiscali

Pacchetto lavoro da 13 miliardi, che forse comprenderà anche una proroga per i 600 euro a favore degli stagionali del turismo e dei lavoratori dello spettacolo. Così l’esecutivo sta preparando la manovra di agosto, che va approvata assolutamente in dieci giorni e che porterà al finanziamento o alla proroga delle misure anti-covid già in vigore, ma anche tante novità che andiamo a illustrare.

Il governo ha fatto sapere a Regioni e Comuni che ci sarà un altro ristoro per i mancati incassi di questi mesi: circa 2,8 miliardi ai governatori, 3,5 miliardi ai sindaci. Il motivo? L’assenza di turisti e, di conseguenza, della tassa di soggiorno. Dovrebbero però arrivare anche altri soldi: un anticipo importante per gli investimenti, sfruttando la finestra di un anno di deroghe per appalti e cantieri con il decreto Semplificazioni.

In tutto, parliamo di 5,5 miliardi tra rifinanziamento del fondo Fraccaro per le piccole opere dei Comuni (efficienza energetica edifici, illuminazione green) e la messa a disposizione, dal 2021, di risorse già messe a bilancio e utilizzabili solo a partire dal 2030 (come i 2,6 miliardi del Fondo per la sicurezza di edifici e territorio). Si andranno poi a riempire i forzieri delle Province per interventi sulle scuole (600 milioni) e per la manutenzione dei viadotti, delle strade e dei ponti.

Ed eccoci ai 25 miliardi del nuovo deficit, che serviranno per il rinnovo della Cig covid per altre 18 settimane, da chiedere “anche in continuità dal 15 luglio” e per il prolungamento del bonus di 600 euro per categorie particolarmente colpite dal lokdown. Il turismo potrebbe beneficiare di un decreto ad hoc. Parte delle risorse stanziate per il lavoro serviranno per introdurre nuovi sgravi contributivi. Per i neoassunti, l’esecutivo è pronto a proporre uno sgravio di sei mesi al 100 per cento, senza vincoli di età, come per gli attuali incentivi per gli under 35. Decontribuzione piena, invece, per 3-4 mesi, per chi riporta in azienda dipendenti in cig.

Fronte fiscale. Il governo garantisce tempi lunghi, oltre i due anni, per saldare Iva, ritenute e contributi rinviati a marzo, aprile e maggio. Si pagherà quest’anno il 50 per cento del dovuto (rateizzando), il resto tra 2021 e 2022. “Si sta valutando l’ulteriore misura del rinvio fino a novembre dell’emissione delle cartelle esattoriali”.

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