Riccardo Zanon, Synotius: “Welfare aziendale, grandi vantaggi per PMI e lavoratori, una strategia win-win che mette tutti d’accordo”

Il welfare aziendale diventa sempre più utile strumento a beneficio di aziende e lavoratori. Secondo il rapporto Welfare Index PMI, le piccole e medie imprese hanno abbracciato, con numeri in costante crescita, le opportunità offerte dalla normativa, passando da 1/3 del totale nel 2016 alla metà delle PMI nel 2019. “Le aziende hanno colto l’importanza del benessere nell’ambiente di lavoro, riuscendo a garantire servizi utili per i lavoratori e migliorando la produttività”, afferma Riccardo Zanon, avvocato e consulente del lavoro titolare dello Studio Zanon e Consulente Welfare per Synotius, società che si occupa della gestione del Welfare Aziendale. Zanon ha unito la professione forense alla consulenza del lavoro, a vantaggio di PMI e cooperative. “Il welfare aziendale — continua Zanon —non solo porta benefici fiscali alle aziende grazie alla deducibilità della tassazione ma aumenta la produttività aziendale grazie al miglior coinvolgimento dei lavoratori”.

Ma quali realtà possono ambire al welfare aziendale? “È una falsa credenza il fatto che il welfare aziendale è applicabile solo alle multinazionali. Invece — spiega l’avvocato Zanon — la normativa prevede che siano persino le aziende composte da due dipendenti a poter usufruire dei vantaggi di questa formula”. Sono molti i benefit previsti dallo strumento: palestra, viaggi, asili nido, l’assistenza per i genitori anziani, con l’effetto di creare un clima positivo sul posto di lavoro. In questo modo, non solo l’azienda aiuta i dipendenti a risolvere una serie di difficoltà della vita quotidiana: le prestazioni offerte acquistano valore. La tassazione sull’aumento in busta paga è altissima, mentre i benefit previsti dal welfare aziendale valgono di più e impattano direttamente sulla vita del lavoratore. “Se un’impresa, ad esempio, risolve al lavoratore il problema del controllo dei bambini o dei parenti anziani — racconta Zanon — è statisticamente provato che questo rende la loro vita più serena. Il modello del welfare aziendale risulta essere vincente per l’imprenditore, per i lavoratori e addirittura per lo Stato che, con i vari benefici previsti, diminuisce alcune problematiche sociali quali le malattie dei dipendenti, riducendo la curva dell’invecchiamento dei lavoratori, con minor rischio di invalidità, portandoli più agevolmente al raggiungimento dell’età pensionistica. Non solo: vista l’importanza che tale strumento riveste, le aziende stesse diventano più competitive e attrattive sul mercato del lavoro, perché i lavoratori si rivolgono alle industrie che possono offrire le soluzioni più accattivanti previste dal paniere di beni e servizi, come buoni per i libri di testo, per le tasse universitarie per i figli, per la sottoscrizione di polizze per l’assistenza integrativa.

“Oggi è fondamentale attrarre le risorse umane migliori e per la piccola e media impresa far leva su questi benefit è utile per questo scopo”. Il welfare aziendale diventa occasione per darsi visibilità a livello d’immagine, sia per l’attrattività verso le risorse umane ma anche verso i clienti: l’attenzione verso il ruolo sociale dell’impresa è sempre più importante, migliorando così il rapporto tra azienda, lavoratori e consumatori.

 

Scopri di più

http://www.riccardozanon.com/

Articoli correlati

Altre notizie

Altre notizie