Chiara e Marco Palazzetti: la terza generazione dell’impresa leader nel calore domestico

Palazzetti Lelio SpA

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Nel 1954 di rientro dall’Argentina Lelio Palazzetti fondava l’azienda che ancora oggi porta il suo nome, la Lelio Palazzetti Spa impresa leader mondiale nel settore della produzione di stufe, caminetti per la produzione di calore domestico. L’azienda di Porcia in provincia di Pordenone oggi è giunta alla terza generazione, guidata da Chiara e Marco Palazzetti amministratori delegati dell’azienda assieme al padre Ruben e alla madre Lucilla, che a loro volta avevano lavorato al fianco dei nonni fondatori Lelio e Diletta. Sessantacinque anni dopo, l’impresa conta 240 dipendenti, due stabilimenti a Porcia e Zoppola, un fatturato di 63 milioni di euro, per il 65% dovuto all’export: Sudafrica, Sudamerica, Corea, Giappone e Russia sono le aree di maggiori esportazioni, e chiaramente Europa in soprattutto in Francia, Germania, Spagna e Belgio. In un contesto economico mondiale in cui l’Italia da sola copre l’80% della produzione di stufe a pellet, Palazzetti è un marchio di riferimento. Marco Palazzetti, amministratore con delega alle Relazioni Istituzionali e all’Innovazione, siede nei più importanti tavoli italiani e comunitari in cui si definiscono le politiche energetiche per il futuro. “L’Europa sta vivendo una importante transizione energetica, il vecchio continente non può più permettersi di contribuire così tanto all’alterazione del clima. Si guarda alle fonti rinnovabili come unica soluzione per il futuro dell’energia. In tutte le roadmap europee le proiezioni sono al 2050 orizzonte a cui si tende con politiche energetiche mirano alle zero emissioni di CO2” spiega Marco Palazzetti, chairman del Gruppo di lavoro Domestic Heating dell’associazione Bioenergy Europe e delegato nella Commissione Biomasse del Cfaced, associazione di categoria che raggruppa sia aziende sia associazioni nel settore della produzione di calore domestico.

In un contesto ambientale in profonda evoluzione paradossalmente occuparsi di una materia povera e primaria come il legno per questa azienda è stato uno stimolo alla costante innovazione, fin dalle origini. “L’innovazione nel nostro settore passa attraverso la valorizzazione di un combustibile “povero” come il legno. La sfida sta proprio lì, scoprire il valore là dove non c’è o minore; non basta bruciare il legno, bisogna capire come bruciarlo al meglio e in equilibrio con l’ambiente – prosegue Marco Palazzetti – La sostenibilità è parte fondamentale della vision di questa azienda, cerchiamo di mettere in discussione il modo in cui l’uomo vive nell’ambiente. Le fonti rinnovabili ci consentono di produrre energia ma tenendo fede al principio che quanto consumo deve poter rinascere. Cerchiamo di immaginare un mondo in cui uomini e ambiente coesistano, affinché entrambi risultino vincitori. È un win-win proprio perché l’obiettivo rimane sopperire al fabbisogno energetico dell’uomo senza però depauperare il pianeta”.

La Palazzetti Lelio spa ha la sostenibilità nel proprio dna declinata anche nell’organizzazione del lavoro e nella gestione delle dinamiche industriali: già a inizio anni Duemila ha implementato infrastrutture telematiche tali da consentire il lavoro a distanza, introducendo tra i primi in Italia “lo smart working innovando anche l’organizzazione del lavoro” spiega Chiara Palazzetti, amministratrice con delega alle Risorse umane e alla Comunicazione. “La nostra è un’azienda in cui nascono molti bambini, in cui un dipendente può lavorare a orario ridotto in azienda per potersi occupare nel pomeriggio del proprio figlio o del proprio genitore anziano, e completare la propria giornata lavorativa a casa in orario serale, senza complicazioni contrattuali”. Innovazione dunque applicata al prodotto: stufe a pellet e a legna, caldaie a pellet Palazzetti sono telematizzati già dal 2014 anno in cui internet è “entrato” nei prodotti, regolabili e programmabili a distanza attraverso una app che monitora calore, gestione dei consumi, standard di performance della stufa. Ma innovazione significa anche un nuovo modo di porsi con il cliente con cui si crea un’interlocuzione costante, vicina e capace di dare risposte quasi immediate.

“La domanda fondamentale è, perché bruciare legna per scaldarsi? Noi cerchiamo di rispondere a questa domanda, spiegando perché un gesto che nel luogo comune viene ritenuto non ecosostenibile come bruciare il legno, sia in realtà una delle scelte energetiche a minore impatto ambientale. Cerchiamo di spiegare cosa c’è dentro le nostre stufe perché vogliamo che il cliente possa avere accesso a tutte quelle informazioni e quei valori che ci definiscono” prosegue Chiara Palazzetti.

La rivoluzione tecnologica ha avuto impatto sui processi industriali a più livelli: nella sfida all’innovazione del prodotto, sull’organizzazione aziendale interna e in ultima istanza sulle dinamiche di vendita, sulla rete distributiva e nella relazione con il cliente. “Stiamo vivendo l’epoca della servitization, ovvero il passaggio dal prodotto al servizio. Il cambiamento in atto è enorme e in crescita sono le tante opzioni a disposizione dell’utente finale. Chissà forse arriveremo al punto in cui un giorno si venderà calore e non più stufe” conclude Marco Palazzetti.

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