Anna Maria Bollo: “Se cambia il Governo ce la faremo. Italiani popolo che si dà da fare”

Anna Maria Bollo

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La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?

“Spero che ci sia per tutti, non solo per i privilegiati e le grandi aziende. Spero soprattutto ci sia per le piccole attività e gli artigiani, cui spesso non arrivano aiuti. Ad esempio, io ho un’azienda che non ha ricevuto aiuto per questi tre mesi, è rimasta penalizzata ed ha chiuso. Era la migliore nel settore delle puliture. E’ un peccato che aziende che lavorano bene debbano chiudere. Io con quarant’anni e più di esperienze alle spalle, cerco di barcamenarmi”.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?

“Dipende dai punti di vista. Sono abbastanza in sicurezza, ma spaventano un po’ le persone. Questo mi hanno detto le mie clienti, che per il momento non mi hanno portato il lavoro che mi dovevano portare. Il Governo non ha fatto le cose nella maniera giusta: sapevano che c’era questo virus in corso ed hanno aspettato che l’infezione prendesse piede più del dovuto. I bonus in denaro, poi, non sono stati ricevuti da tutti. Non tutti rispettano le misure di prevenzione”.

Quali sono i suoi timori?

“Dal punto di vista lavorativo, facendo un lavoro stagionale, le cose non sono molto cambiate dall’anno scorso. Alterno giorni in cui ho tante chiamate a periodi anche di quindici giorni in cui non ricevo chiamate. La pellicceria è legata alla stagione invernale. Il timore rimane quindi per la ripresa autunnale”.

Quali sono i progetti?

“Cerco sempre di proporre prodotti nuovi, fare delle sponsorizzazioni. Con le pellicce che verranno vendute in questo periodo, farò un’offerta alla protezione civile. Metterò le donazioni nel sito per dimostrare che sono state fatte”.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

“Spero che vada bene per tutti, lo auguro indistintamente. Poi che vinca il migliore. E’ un mestiere molto selettivo, con molta concorrenza, non è facile per me avere contatti con persone dello stesso settore. Vado avanti per la mia strada, ma auguro il bene a tutti gli altri”.

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?

“Penso che ce la faremo con un punto esclamativo, se cambiamo Governo. Non sanno governare perché non ha senso che prendano dei tecnici per fare quello che devono fare loro a spese nostre. Se cambierà il Governo ce la faremo sicuramente. Credo accadrà, perché questi sono alla frutta. Gli italiani sono un popolo che si è sempre dato da fare, devono cambiare le direttive”.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?

“Vendere tutto quello che ho in negozio e fare una grossa donazione”.

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