Crisi drammatica del sistema delle imprese dell’Umbria.

I segni sono tutti negativi: la capacità e la forza di creare nuove aziende nei 3 mesi del blocco, da marzo a maggio 2020 appaiono compromesse. Leggere i dati dà un brivido: meno 75% nelle Attività Manifatturiere, solo 13 nuove imprese iscritte contro le 52 di un anno fa.
Nel Commercio al dettaglio e all’ingrosso da 133 aziende costituite nel trimestre marzo maggio 2019 si scende a 105, (- 21,1%).
Altro settore cardine dell’economia provinciale, le Costruzioni passa da 76 nuove imprese a 66, (- 13,2%).
Le Attività di Alloggio, Hotel e Ristorazione perdono 15 imprese, (– 65%) di nuove iscrizioni nel trimestre lockdown.
L’Agricoltura, Silvicoltura e pesca riesce a creare 138 nuove imprese in regime di blocco, ma un anno fa erano state 168 (- 17,9%).
Giorgio Mencaroni, Presidente Camera di Commercio di Perugia: “La pandemia ha colpito durissimo la fiducia di chi aveva intenzione di entrare sul mercato e costituire una nuova esperienza imprenditoriale. Ma non ha travolto gli imprenditori che il Covid 19 ha trovato in attività. Li ha messi in forte difficoltà ma non li ha battuti. Almeno per ora. Lo conferma il dato delle Cessazioni che nel trimestre di lockdown registra addirittura un calo e non di poco, passando dalle 868 aziende cessate a marzo maggio 2019, alle 750 del trimestre del blocco. Una riduzione delle cessazioni di 118 imprese, il 13,6%. 118 imprenditori che hanno deciso di non cedere all’emergenza e di resistere, con coraggio, determinazione, senso di responsabilità. Centodiciotto imprese che sono restate sul mercato, investendo su un futuro che appare difficilissimo”.

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