Antonio Lago: “Troppa ideologia e burocrazia, meno arroganza e più umiltà”

Antonio Lago che insieme alla moglie e i figli gestisce AIB srl società di ingegneria e consulenza nei settori ambientale, energetico e della sicurezza sul lavoro: “ Abbiamo bisogno di interventi che favoriscano lo sviluppo, solo cosi’ si ricrea impresa”

La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
Non penso alla ripartenza dopo il Coronavirus ma ad una ripartenza dopo una crisi economica che già c’era in precedenza e che la pandemia ha solo accelerato. Sento parlare di miliardi messi a disposizione per le imprese ma rimangono nelle nuvole perchè a terra ancora non è arrivato nulla. Le motivazioni sono le solite, ideologia e burocrazia.
Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe?
Penso che i protocolli siano stati abbastanza funzionali, il distanziamento sociale ha dato risultati. Forse troppi Dcpm hanno generato confusione su cittadini e imprese.

Quali timori sente, quali progetti?
Il timore più grande è conseguenza della crisi economica che si svilupperà con riduzione sostanziale dei consumi e l’impossibilità di viaggiare liberamente. A livello progettuale abbiamo sempre sviluppato molte idee anche a seguito del mio viaggiare per il mondo ma le difficoltà sono le solite, burocrazia e mancanza di finanziamenti. A titolo esemplificativo lo stato norvegese e svizzero finanziano le imprese per le esportazioni con finanziamenti anche dell’80%, da noi queste cose sono utopia.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
Credo che chi opera nel mio settore abbia le mie stesse idee quindi già c’è terreno fertile di condivisione. Vanno create le condizioni di mercato affinché la domanda incontri l’offerta, questo è fare impresa, non l’assistenzialismo o i sussidi a pioggia ma sostenere l’impresa concretamente.

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?
Punto esclamativo, con molta speranza e qualche dubbio sulla logica che sostiene questa esclamazione.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
Spero che ci sia una reazione volta verso lo sviluppo imprenditoriale, professionale e culturale dei cittadini. A certi livelli c’è troppa arroganza e poca umiltà per imparare e crescere.

Exit mobile version