Vito Fusco: “Ripartenza graduale ma c’è, fatichiamo ma dobbiamo farcela”

Il titolare di Stil Tende di Bari: “Il nostro settore è ripartito meglio degli altri, le persone scelgono di abbellire gli spazi esterni per prepararsi ad una estate diversa”

La ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
Premetto con il dire che come azienda abbiamo vissuto questa emergenza gradatamente. Inizialmente siamo rimasti aperti solo per la vendita all’ingrosso, ora che abbiamo ripreso anche al dettaglio non è certamente facile; la coda di lavoro è notevole tra ordini da evadere, consegne dai fornitori da ricevere, siamo ripartiti quindi ma non al 100%.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa Suggerirebbe?
Si certamente funzionali ma non facili da far rispettare; autocertificazione all’ingresso dei locali aziendali, misurazione e registrazione della temperatura corporea, indicazioni da protocollo che non tutti accettano di buon grado, siano essi clienti o dipendenti.

Quali timori sente, quali progetti?
Il timore più grande è il rischio di insostenibilità, gli aiuti del governo non sono ancora arrivati, quindi la paura di non riuscire a sostenere i costi e le scadenze, fornitori e dipendenti stessi è concreta. Pagheremo a breve gli stipendi di maggio ma i nostri dipendenti non hanno ricevuto ancora il pagamento del mese da aprile da parte dell’ente bilaterale dell’artigianato.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
Direi loro che ci rialzeremo, tra l’altro il nostro settore sta ripartendo meglio di altri perché probabilmente le persone avendo consapevolezza di non potere vivere l’estate come avrebbero voluto, si affidano ad aziende come le nostre per abbellire gli spazi esterni delle loro abitazioni.
Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?
Direi entrambi, perché c’è speranza ma anche tanti dubbi ancora, ce la dobbiamo fare.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
Che la ripresa sia veloce ma soprattutto consapevole, sia dal punto di vista psicologico che economico. La crisi che seguirà deve farci capire che dobbiamo contare sulle nostre forze e non sugli aiuti dall’esterno.

Exit mobile version