Paolo Pompili: “Questa apertura ci permetterà di guardare le cose in modo diverso”

La ripartenza, cosa si sente di dirci su questa fase molto attesa?

“Spero che in Italia riparta tutto. Il nostro settore, quello della moda e dello spettacolo, è stato molto penalizzato. Con le vendite ci siamo fermati a gennaio, il lockdown ha portato ad un disastro nel mondo della moda. Spero che insieme allo Stato ed ai colleghi che lavorano nello stesso settore si possa ripartire. E’ ancora tutto da valutare, bisogna vedere come si va avanti”.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?

“Secondo me sì. Ancora non si capisce bene la situazione, i decreti non sono chiarissimi. L’importante è far ripartire l’economia, il settore della moda parte dall’Italia e dall’Italia dipende. Bisogna distanziare le persone, ma darci la possibilità di lavorare. Penso che con distanziamento e adeguata protezione, tutto possa riprendere a pieno regime”.

Quali timori sente? Quali progetti?

“Il timore è avere a che fare con aziende che sfruttano il momento approfittando della situazione creata dalla pandemia. Il mio progetto per il futuro è quello che sto attuando ora nel settore nel mio brand, di cui sono Ceo e Founder, che mira all’espansione, a continuare a produrre e vendere nei mercati esteri. Sto aspettando i protocolli di sicurezza per capire come possa la moda spostarsi all’estero. Continuo a lavorare per riportare il nostro settore ai massimi livelli”.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

“Uniamoci e facciamo la differenza”.

Sentiamo dire “ce la faremo”. Lei concluderebbe la frase con un punto interrogativo o esclamativo?

“Con un punto esclamativo. Ne sono convinto”.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?

“Affrontare questo periodo ed arrivare ai vertici entro pochi mesi. Questo è per me la riapertura: da questo momento in avanti vedo tutto diverso rispetto a prima e capisco meglio come muovermi. Questa è la mia visual”.

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