Giorgio Colombo: “Sono molto soddisfatto del comportamento del popolo italiano, in questa fase di ripartenza”

La Ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?

“Sono molto soddisfatto del comportamento del cittadino italiano e di quello dei commercianti. I secondi non possono fare di più, di quello che già fanno. Non posso dire di essere soddisfatto sotto un punto di vista economico, anche perché della tanto decantata cassa integrazione nessuno ha visto un euro”.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?

“Quando ho sentito parlare di 4 metri quadri di distanza per il cliente, mi sono un po’ spaventato (ride, ndr). Un metro di distanza è fattibile, basta organizzare solo un po’ il locale”.

Quali timori sente, quali progetti?

“I timori sono tanti, le faccio un esempio: con le scuole chiuse perdo molte consumazioni. Le basti pensare che dalla mattina alle 8, fino alle 11 si consumavano quasi 200 ordinazioni di caffè, cappuccino e cornetti, adesso non più. Così come in pausa pranzo, i locali sono sempre meno frequentati. Tralasciando il momento dell’aperitivo, che ormai è pressoché deserto. Il momento è duro, ma passerà”.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

“Ai miei colleghi del settore dico di rispettare le regole e di farle rispettare. Non siamo delle forze dell’ordine, ma dobbiamo collaborare anche noi”.

 Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?

“I miei nipoti hanno scritto questa frase sul muro di casa, perciò metterei al termine di questa frase un punto esclamativo, anche se con molta fatica”.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?

“La mia speranza è rivolta ai ragazzi: mi auguro che possano crescere rispettando le regole, oltre ad invitare le aziende a lavorare in modo più sereno con i loro dipendenti”.

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