Claudio Tilocca: “ Ok la ripresa, ma la paura di una grande crisi economica è tanta”

Il proprietario dell’Hotel Ristorante Il Melograno ci confida preoccupazioni per la situazione attuale che si sta vivendo con la Fase 2 della pandemia

È una persona abituata a lottare e non mollare mai Claudio Tilocca. In tempi di lockdown non ha mai lasciato per un attimo la sua creatura: l’Hotel Ristorante Il Melograno. Ci racconta le sue preoccupazioni , ma ovviamente anche le aspettative, in un momento non semplice in questa Fase 2 del Coronavirus.

La Ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
“Che dire noi non ci siamo mai fermati , nel nostro piccolo abbiamo continuato a fare take away e delivery . Abbiamo avuto anche l’opportunità di avere la presenza di alcune camere che ci hanno aiutato ad andare avanti”.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?
“Purtroppo i protocolli non  mi fanno morire vedo i clienti tranquilli al tavolo senza mascherine e noi indifesi con un piccolo velo sul viso. Credo che non ci sia differenza nel lavorare o meno con la mascherina sul viso”.

Quali timori sente, quali progetti?
“Forse, non avendo vissuto realmente la malattia, credo che sia un po’ esagerata tutta questa situazione. La mia paura più grande la crisi economica alla quale andremmo incontro successivamente. I progetti moltissimi un piccolo ampliamento nella zona bar per una veranda all’aperto e nuove tecnologie in cucina”.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
“Quello di rimanere uniti tra di noi perché noi è solo noi che amiamo questo lavoro possiamo lottare per rimetterci in piedi anche senza l’aiuto di chi ci governa”

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?
“Ce la faremo perché siamo grintosi ed energici e non temiamo le ore e il lavoro e grazie alle nostre forze e alla complicità delle nostre mogli che ci sostengono diventiamo imbattibile”.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
“Che la smettano di darci restrizioni e ci permettano di ritornare a lavorare tranquilli”

 

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