ProNails Italia: petizione per chiedere una normativa contro l’abusivismo nel settore dell’Estetica

ProNails Italia

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Fermiamo l’abusivismo e creiamo regole certe per tutti. Con questa richiesta si conclude e si riassume la petizione on line lanciata sulla popolare piattaforma “change.org” da ProNails Italia, il brand professionale del mondo della ricostruzione e cura delle unghie, ma più in generale della bellezza di mani e piedi. La raccolta firme intende contrastare un fenomeno, quello del lavoro sommerso, che da anni assilla il mondo dell’estetica professionale, un settore che in Italia fattura, grazie alle aziende di produzione, oltre 11 miliardi di euro, di cui il 42% destinato all’export, senza contare l’indotto dell’intera filiera che dà lavoro a più di 200 mila professionisti.

La petizione,  indirizzata al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Economia e della Giustizia, riprende i punti della proposta di legge n°4169 presentata nel 2016, nella quale vengono normate figure professionali come l’onicotecnica, il tatuatore, il piercer, il truccatore, il make-up artist. “Quella proposta, che inaspriva anche le sanzioni verso chi opera illegalmente – osserva Alberto Sarti, responsabile Marketing ProNails Italia – è ancora al vaglio della Camera dei Deputati e, all’interno di essa, ci sono specifiche relative al settore della salute e del benessere che, oggi più che mai, devono essere regolamentate proprio per combattere il lavoro illegale. Devono inoltre essere accelerate le modalità di denuncia e di controllo presso gli abusivi, dando certezza di sanzione e di pena sia per chi opera, che per chi usufruisce di tale servizio”.

L’idea di ProNails Italia è quella di farsi capofila di una protesta che coinvolga tutti i soggetti attivi nel settore della cosmetica, dagli operatori dei centri estetici, ai parrucchieri, alle aziende produttrici, alle associazioni di categoria.

“Il lavoro sommerso – spiega Andrea Zuliani, amministratore delegato di ProNails Italia – crea enormi danni economici a tutto il settore e all’intera collettività. Ma il problema più grave riguarda la salute di chi si rivolge a persone che non offrono garanzie sul rispetto delle norme igieniche e sanitarie e sulle procedure corrette da seguire. Noi chiediamo che siano definite le modalità di segnalazione, di sanzione e di deterrenza per chi, senza nessun titolo e diritto, effettua servizi che solo professionisti del settore possono effettuare in totale sicurezza”. “Spesso – continua Marta Codato, responsabile Accademia e formazione ProNails Italia – la gente sottovaluta il rischio che si corre a rivolgersi a persone che non hanno le competenze per evitare la comparsa di infezioni, disturbi o patologie più o meno gravi”. Un problema che in tempo di emergenza sanitaria a causa del Covid 19 è diventato ancora più pressante perché durante il periodo di chiusura dei centri estetici molte persone si sono rivolte a operatori abusivi, che non rispettavano le restrizioni imposte per la pandemia, esponendosi al rischio del contagio.

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