Filippo Pizzagalli: “Siamo in un periodo difficile e mi piace pensare che siamo uomini forti”

La Ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?

“A prescindere dal discorso politico, dal quale mi astengo perché secondo me non sono state fatte delle scelte chiare e precise ed in una situazione di difficoltà c’è bisogno di persone di polso che prendono le decisioni, per quanto riguarda la nostra realtà abbiamo cercato il più possibile di arginare il problema e questo si è tramutato, per quanto riguarda l’officina, nel tener aperta quella  di Monza durante il lockdown, assicurando un servizio di pick up e delivery : andavamo a prendere il mezzo, effettuavamo l’intervento, lo sanificavamo e lo restituivamo al proprietario; da metà aprile abbiamo riaperto anche le atre sedi con personale ridotto. Per quanto riguarda il comparto nuovo, ci siamo attivati per far lavorare da remoto i venditori e l’ufficio bbc: siamo riusciti a contrattualizzare delle vetture anche in periodo di lock down quindi comunque è stato un bel esercizio stilistico per quanto riguarda il futuro”.

Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?

“Ci sono protocolli che ritengo indispensabili come il distanziamento sociale, l’utilizzo della mascherina e l’igienizzazione delle vetture, ma ci sono tanti altri accorgimenti che non ritengo indpensabili come misurare la temperatura corporea con termometri che hanno un margine di errore abbastanza elevato e soprattutto sono un dispendio economico da non sottovalutare. Siamo tutti nelle stesse condizioni: il rispetto delle regole, giuste o sbagliate che siano a livello soggettivo, è fondamentale”.

Quali timori sente, quali progetti?

“Da un punto di vista pandemico non ho alcun tipo di timore, da un punto di vista economico sono molto preoccupato: io sono un responsabile marketing e quindi dipendente ma mi metto nei panni di un imprenditore, soprattutto della nostra proprietà la famiglia Villa, per i quali in una situazione  di incertezza simile  non è facile prendere delle decisioni. Adesso fortunatamente abbiamo riaperto a pieno regime e siamo ottimisti anche perché se ci facciamo prendere dallo sconforto non si va avanti. Le situazioni di crisi ci sono e l’importante è rispondere in maniera attiva e immediata anche perché in tempo di crisi le opportunità ci sono e vanno sapute sfruttare”.

Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?

“Esorto i miei colleghi a non arrendersi: la situazione è difficile per tutti e condividiamo le stesse pene, l’importante è non scoraggiarsi. I tempi di crisi creano uomini forti e i tempi tranquilli creano uomini deboli. Siamo in un periodo difficile e mi piace pensare che siamo uomini forti”.

Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?

“In realtà cambierei il paradigma della frase con “ce la stiamo facendo”.

La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?

“La speranza è quella di riprendere i regimi che avevamo pre Covid, nel senso che nella nostra azienda stiamo facendo molto bene sia in termini di numeri che di qualità del servizio. E’ stata un po’ una doccia fredda ma la speranza è quella di tronare con la spensieratezza che c’era prima”.

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