Il titolare del Cortigliolo Il Siciliano, impresa dedicata alla produzione di prodotti da forno – pasta fresca – pane – Panettoni – biscotti-scorze di Cannoli: “L’apertura deve essere graduale per non recare ulteriori danni alle aziende”
La Ripartenza… cosa si sente di dirci su questa fase, così tanto attesa?
Grazie a Dio nel nostro settore non ci sono stati fermi produttivi e commerciali, anzi abbiamo continuato a lavorare e durante il clou della pandemia paradossalmente di più. Vedo un rallentamento invece in questi primi giorni di ripartenza. A dire la verità non ho mai apprezzato tanto il mio lavoro come ora.
Ritiene che i protocolli previsti per la ripartenza in sicurezza siano funzionali? Cosa suggerirebbe?
Io credo di si, ma temo ci sia sotto una grande speculazione. Per dirne una, i supermercati, alcuni dei quali nostri clienti sono costretti a sanificazioni dell’aria condizionata con un costo mensile che si aggira sui 3000 euro…
Quali timori sente, quali progetti?
Il mio unico timore è che le persone rimangano senza soldi, quindi conseguentemente molte attività perderanno i loro introiti e saranno costrette a chiudere. Ma non solo, temo una reazione di disperazione della comunità.
A livello progettuale stiamo investendo molto sul canale digitale con il nostro e-commerce avendo capito il cambiamento delle abitudini in corso.
Quali pensieri vorrebbe condividere con i suoi colleghi del settore?
Di non farsi prendere dal panico ma reagire e combattere con tutte le nostre forze.
Sentiamo dire “Ce la faremo”: lei concluderebbe con un punto esclamativo o con quello interrogativo?
La concluderei con un punto esclamativo, direi un imperativo categorico, dobbiamo assolutamente farcela.
La sua speranza più luminosa per questa seconda parte del 2020?
Continuare a vendere, fare fatturato, ma soprattutto incassare e non è per niente scontato.