Gielle, il welfare aziendale come valore aggiunto per i dipendenti e le loro famiglie

La salute e la sicurezza come priorità assolute. È una Fase 2 all’insegna del welfare aziendale quella pianificata da Gielle, una delle maggiori aziende europee nella prevenzione e protezione antincendio, con 8 sedi in Italia, più di 400 dipendenti e una presenza globale in più di 47 Paesi.

Nel corso dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, l’azienda di Altamura (Ba), che quest’anno celebra il 55° anniversario, non si è mai fermata e per essere vicina ai suoi dipendenti ha avviato un programma di welfare pluriennale che proseguirà anche dopo l’emergenza coronavirus e aperto a tutti i dipendenti e ai familiari.

Tra le iniziative vi è la copertura assicurativa in caso di contagio da Covi che durerà per tutto il 2020 e che prevede un’indennità giornaliera e una da convalescenza e assistenza post ricovero. La copertura assicurativa potrà essere estesa anche al nucleo familiare del personale dipendente. Ma non solo: «Grazie alla collaborazione di diverse piattaforme, abbiamo attivato un servizio di smart caring con servizi di teleconsulto di medicina generale e supporto psicologico – spiega Rosanna Galantucci, responsabile di Gielle insieme al fratello Vincenzo dell’azienda fondata dal papà Luigi nel 1965 -. Sono previsti diversi incontri online con esperti e l’obiettivo è fornire ai dipendenti indicazioni su come prendersi cura di loro stessi, gestire gli affetti e a mantenersi in buona salute».

Nei prossimi giorni Gielle procederà inoltre ad effettuare i test sierologici su tutto il personale dipendente per poter verificare la presenza di anticorpi specifici IgG e IgM per il coronavirus. «La coesione è il bene più prezioso per superare questa emergenza – prosegue Galantucci -.  Oltre che garantire le condizioni per lavorare in sicurezza, è nostro dovere promuovere iniziative che alimentino lo spirito di collaborazione e di appartenenza alla nostra comunità professionale. Questo spirito sarà decisivo per affrontare con successo le sfide che ci attendono: è una questione di responsabilità individuale e collettiva e noi che siamo un player di riferimento sul mercato dobbiamo avere la forza di guardare avanti e giocare un ruolo da protagonisti durante la fase di ripartenza».

 

 

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