Agnese Witomska: “Dalle difficoltà possono nascere opportunità”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Cosa suggerirebbe?

“In generale forse la cosa più giusta sarebbe stata chiudere in base alla situazione specifica di ogni regione. Al Nord ci sono stati molti più contagi rispetto al Centro e al Sud, perciò avrei adeguato le misure di contenimento in base ai singoli territori”.

Come vede il suo futuro?

“E’ un momento di difficoltà per tutti, ma penso che dietro ogni crisi c’è un’opportunità. E’ il momento di fare rinascere le idee e di ripartire più forti di prima”.

Quali timori, quali progetti?

“Adesso c’è molta paura anche nell’approccio, nelle relazioni con gli altri. Nulla sarà più come prima e cambierà il nostro modo di comunicare. Andremo verso un processo di digitalizzazione e un uso maggiore del Web, dobbiamo adeguarci alle esigenze dei nostri clienti, privilegiando servizi online e video tutorial”.

Cosa direbbe ai suoi colleghi del settore?

“Dico di tenere duro e di non mollare, dobbiamo tutti aiutarci reciprocamente e farci forza. Per molto tempo non avremmo più i fatturati di prima, perciò dico a tutti di acquistare dal ristoratore o dal commerciante vicino a noi e di aiutare le piccole aziende”.

La critica più forte che si sente di fare?

“Le piccole-medie imprese sono state abbandonate, anche se forse non sono mai state assistite a dovere. Stare un mese chiuso non cambia molto, ma in future il Governo dovrà prenderci più in considerazione. Non ci sentiamo rappresentati dalle Istituzioni”.

La speranza più luminosa?

“Quella di tornare a vedere i sorrisi delle persone. Questa esperienza ci farà apprezzare di più le piccole cose e lavorare ancora con più passione”.

Cosa ne pensa della ripartenza del Calcio?

“Preferisco non esprimermi, credo che non sia giusto e che la questione Calcio venga strumentalizzata”.

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