Magazzini Mode Manni: “La ripartenza sarà una sfida anche per i negozi storici come il nostro”

Magazzini Mode Manni è uno dei negozi di abbigliamento storici della città di Terni, attivo dal 1926. Anche per Fabrizio Corradi e sua sorella Raffaella, titolari della struttura, una lunga chiusura ed ora una ripartenza che per questo tipo di attività sarà una vera prova. Di questo ed altro parliamo con Fabrizio Corradi.

Ritiene che le misure di contenimento che sono state prese siano state giuste?

“Secondo me quello che è stato fatto è giusto, ma ci vuole che tutte le persone continuino a rispettarle altrimenti non serve a niente, bisogna fare il nostro dovere. Il 4 maggio, il giorno della fine del lock-down, ho visto troppa gente senza mascherina, soprattutto ragazzi, in gruppo. Abbiamo tutti bisogno di lavorare ma per farlo bisogna rispettare le regole”.

Come vede il futuro?

“Al momento non lo vedo molto lucidamente, è ancora un po’ fosco. Dal nostro punto di vista, quello di un negozio di abbigliamento, il non dover sanificare i vestiti ogni volta che vengono provati, come pare sarà scritto nel decreto, è un fatto positivo, perché ci evita un grande problema”.

Quali sono i timori?

“Non so quanto tempo ci vorrà per tornare a regime. Noi per esempio richiameremo due sole delle quattro commesse, per ora. Basteranno? Saranno troppe o troppo poche? Questo non possiamo saperlo, quindi si parte un po’ nell’incertezza. Vedremo come reagirà la clientela a questa ripartenza”.

La critica maggiore che si sente di fare?

“Penso alle nostre quattro commesse, appunto. Non hanno ancora ricevuto niente sul fronte della cassa integrazione (scriviamo questo articolo il 12 maggio, ndr)”.

Cosa vi state dicendo con i vostri colleghi?

“Non ci sentiamo molto, a dire il vero, perché ciascuno è isolato e concentrato sulla propria attività”.

Qual è la speranza?

“Bisogna sempre essere positivi e io lo sono. Però anche realisti: è dura, anche per un negozio storico della città come noi. Ho visto grande solidarietà per quanto concerne il nostro settore, parlo dei fornitori. Penso per esempio ad alcuni pagamenti differiti di qualche mese, questa cosa è positiva. La luce è ancora lontana, però bisogna provare a vederla”.

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