Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Cosa suggerirebbe?
“Se andiamo a vedere all’atto pratico il Governo ha tante buone idee, tante parole, ma delega con troppa leggerezza senza poi un riscontro nella realtà di tutti i giorni. Suggerirei meno parole e più concretezza ed inoltre far sì che le regole, uguali per tutti, debbano essere fatte rispettare senza alcuna distinzione.
Come vede il suo futuro?
“In questo momento fare previsioni è cosa ardua, in quanto l’emergenza non è ancora del tutto terminata. Per quanto concerne la mia attività essendomi posto con professionalità negli anni, mi aspetto un riconoscimento da parte sia dei clienti che dei fornitori. In tutta sincerità già ora inizio a percepire questa fiducia”.
Quali timori, quali progetti?
“Il mio timore è la superficialità di alcune persone. Per il futuro ho un importante progetto “Mater Misericordiae” condiviso con la società Il Santuario, con la quale proporremmo al mercato un amaretto dedicato alla Madonna”.
Cosa direbbe ai colleghi del settore?
“Aiuto reciproco nella condivisione di nuove idee. Non ci regala niente nessuno e il solo fatto di restare compatti può permetterci di guardare avanti con una certa serenità”
La speranza più luminosa?
“Mi auguro che venga fatta chiarezza su tutti i fronti, perchè ritengo che ripartire poggiandomi su un singolo mattone sia più solido che ripartire sulle promesse di un palazzo…di carta”