Leonardo Santini “Troppo tempo chiusi dobbiamo ricominciare tutto daccapo”

ristorazione

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Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? 

“Guardando i numeri direi di si in quanto si sono limitati i danni, la sanità pubblica viene prima di tutto”.

Come vede il suo futuro?

“Non mi iscrivo tra i pessimisti ma neanche tra gli ottimisti ad oltranza, debbo riflettere e guardare all’evoluzione della situazione, troppo presto per dare un giudizio”

Quali timori? quali progetti?

“Il timore è che la gente perda fiducia e sia vittima di una paura irrazionale non giustificata dai dati. Noi da parte nostra stiamo operando per attuare i protocolli e prevedendo un restyling generale dell’attività, inoltre supportati da PagineSi!, stiamo investendo in comunicazione sui social”

Cosa direbbe ai suoi colleghi del settore?

Cambiare atteggiamento, essere più collaborativi e pensare come categoria, se ci muoviamo soli siamo meno forti”

La critica più forte che si sente di fare?

“Poca chiarezza e molta lentezza nello scaricare a terra le promesse. Fatti concreti molto pochi, ci avevano detto che non saremmo stati lasciati soli ma di fatto stiamo investendo di nostro accedendo ai risparmi per consentire all’attività di proseguire. Se gli aiuti tardano ad arrivare potrebbe essere ormai troppo tardi, non solo, ma annunciare e poi non dar seguito genera ulteriore diffidenza e sfiducia verso le istituzioni.

La speranza più luminosa?

“La speranza è vedere nuovamente il locale pieno, pur nel rispetto dei protocolli di sicurezza”

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