Loris Villa: “Imprese penalizzate dalla scelte del Governo”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Cosa suggerirebbe?

“A livello sanitario sì, invece per quanto riguarda il discorso dell’organizzazione delle imprese assolutamente no. Ci sono state delle disparità che non ho capito; le faccio un esempio: la nostra attività ha a disposizione 800 mq e siamo stati chiusi due mesi, mentre altre attività commerciali con molto meno spazio sono state aperte. Non lo trovo giusto”.

Come vede il suo futuro?

“Sono ottimista e positivo, magari il mese di maggio sarà un po’ difficile ma nel nostro settore c’è sempre richiesta”.

Quali timori, quali progetti?

“Il timore è che le case automobilistiche non sappiano fronteggiare la situazione. Mi auguro che non ci sia una svendita del prodotto anche perché, se così fosse, ci rimetterebbe solo il concessionario”.

Cosa direbbe ai colleghi del settore?

“Il nostro settore è piuttosto complicato, sicuramente le  tasse sui passaggi di proprietà non facilitano la cosa. Un altro problema è dovuto all’euro 5 o 6 : non possiamo far passare l’italiano dall’euro 1 direttamente all’auto elettrica, anche per una questione di soldi. Cerchiamo di far passare la popolazione da un euro 1 ad un euro 5 seppur di seconda mano”.

La speranza più luminosa?

“Sotto un punto di vista sanitario non vedo un grande problema, sappiamo che dobbiamo convivere con questo virus almeno fino alla cura e abbiamo già dimostrato di saperlo fare. Sono molto preoccupato invece dell’economia globale, non tanto per il nostro settore ma per molte altre attività commerciali che potrebbero non riprendersi mai da questa crisi”.

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