Dr Giuseppe De Simone: “Non disperdere il patrimonio della filiera oftalmologica”.

Dr. Giuseppe De Simone

“La nostra attività è stata totalmente bloccata, dato che visite e interventi sottendono un contatto diretto con una zona molto sensibile al contagio, come quella dell’occhio. Ora si riparte con tutte le misure di sicurezza adeguate alla situazione”.

Sintetizza così il “blocco” dell’attività medica nella Fase 1 il Dr. Giuseppe De Simone, oftalmologo campano con oltre 30mila interventi in carriera e oggi operativo tra la Clinica di Sant’Anna di Caserta e SDN SYNLAB di Napoli.

“Certamente – aggiunge – si poteva fare più in fretta, dato che l’emergenza era nota al Governo fin dal mese di dicembre 2019 e già si vedevano persone, compresi noti politica, in giro con la mascherina protettiva”.

L’impatto sui liberi professionisti nel settore medico è stato molto forte: “I medici specialisti – osserva il Dr. De Simone – sono parte del variegato ‘popolo delle partite IVA’, che rappresenta un pilastro portante dell’economia nazionale e vivere per 2 mesi senza lavorare e, quindi, incassare compensi derivanti dalla propria attività professionale è stato difficile, specialmente per i costi fissi da sopportare”.

Un blocco che ha riguardato moltissime attività private e che ha messo in evidenza una sorta di conflitto “sociale” tra chi lavora nel pubblico e chi nel privato: “La soluzione – suggerisce il Dr. de Simone – è quella di immettere subito liquidità a fondo perduto e senza condizionalità, come appunto hanno fatto altri Paesi europei”.

Ma soffrirne non sono solo i professionisti del settore, ma tutta la filiera: “Tutto sommato – osserva – noi medici siamo dei ‘privilegiati’ rispetto alle altre professioni che gravitano intorno al nostro comparto. Penso, ad esempio, all’indotto oftalmologico, rappresentanti, service, produttori di macchinari e loro componenti, che stanno subendo danni enormi da questo blocco prolungato”.

E quando si danneggia anche un anello della filiera il danno, poi, ricade su tutto il sistema: “Oltre alla liquidità – conclude il Dr. De Simone – sarebbe necessario agire sulla leva fiscale, non solo per il 2020, ma anche per i mesi successivi. Noi siamo ripartiti nella Fase 2, con dovute cautele, tra cui il distanziamento, le mascherine, la santificazione, la misurazione della febbre con il termoscanner, i limiti rispettati nella sala di aspetto, i plexiglas e così via. Le regole le rispettiamo ma gli aiuti dallo Stato non dovrebbero tardare, altrimenti tutto il nostro settore rischia di essere davvero compromesso”.

Clinica di Sant’Anna – Via Roma, 124 – Caserta

SDN SYNLAB  – Via Gianturco, 113 – Napoli.

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