Intervista ai titolari della casa di riposo “La Meridiana” Giuseppe Mirra e Tullia Cincopan

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Cosa suggerirebbe?

Riteniamo che le misure di contenimento prese siano adeguate; la quarantena obbligatoria (sebbene,secondo noi, leggermente in ritardo) ha permesso alle strutture ospedaliere di non arrivare al collasso.

Suggeriremmo, ovviamente con  le dovute precauzioni, la riapertura immediata di tutte le attività al fine di evitare il totale crollo economico del nostro Paese e l’impegno del Governo a ridurre le tasse e a bypassare la burocrazia in situazioni di emergenza come questa.”

Come vede il suo futuro?

Riteniamo che il nostro futuro, come quello di tanti altri imprenditori, dipenderà principalmente dalle Istituzioni: se queste appoggeranno tutti settori lavorativi, specialmente quello sanitario senza effettuare tagli economici, ci sarà una ripartenza!

Quali timori, quali progetti?

Il maggiore timore  è un crollo economico della classe medio-bassa che porterebbe ad una crescita della criminalità. Il nostro principale progetto  è quello di mantenere alta la qualità del servizio assistenziale nel rispetto delle persone anziane più fragili, così com’è stato fatto da noi in questi 25 anni.

Cosa direbbe ai colleghi del settore?

Nell’ultimo periodo c’è stato un costante confronto con i colleghi del settore che ha portato a una minima diffusione del virus nelle nostre residenze private. Vorremmo cogliere quindi l’occasione per ringraziarli della solidarietà e della collaborazione, nella speranza che ciò duri anche in futuro, quando il virus sarà debellato.

La speranza più luminosa?

Confidiamo nella Scienza: speriamo vivamente che i farmaci fino ad ora testati possano rallentare il contagio e indebolire sempre più il virus almeno fino a quando non ci sarà un vaccino. Ma quello a cui tutti aspiriamo, credo, sia di tornare a una normalità che pochi mesi fa davamo per scontata.

 

 

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