Valeria Italiani: “Sogno un mondo senza mascherine”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Cosa suggerirebbe?

“Sì, ritengo che si sia fatto tutto quello che andava fatto. Di più non si poteva”.

Come vede il suo futuro?

“Spero di tornare alla normalità prima possibile”.

Quali timori, quali progetti?

“Il timore più grande è quello che la gente non rispetti le norme di sicurezza sanitaria. La salute in questo momento viene prima del lavoro, anche se poi ci saranno inevitabilmente delle ricadute anche dal punto di vista lavorativo. Già in passato nel mio negozio ho proposto degli “scambi di clientela” con le altre attività, con buoni sconto per chi acquista nel mio negozio, da spendere dal parrucchiere o in centri estetici. Sicuramente riproporrò questa iniziativa, bisogna aiutarsi in questo momento”.

Cosa direbbe ai suoi colleghi?

“Sono veramente vicina e solidale con loro. Mi dispiace, ma credo sia giusto che siano gli ultimi settori a riaprire perché è necessario un contatto più ravvicinato e prolungato nel tempo con le persone. Gli dico di tenere duro e che tra attività dobbiamo darci tutti una mano”.

La critica più forte che si sente di fare?

“Penso che ci sia stata innanzitutto poca chiarezza informativa da parte del Governo. Credo, inoltre, che sia scandaloso il fatto che non sia ancora arrivata la cassa integrazione ai lavoratori dipendenti. Ci sono famiglie che non hanno più i soldi per mangiare”.

La speranza più luminosa?

“Quella di avere prima possibile una cura e un vaccino e che si ricominci a vivere la normalità. Sogno di rivedere un mondo senza mascherine”.

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