Rino Ferrante: “E’ il momento di tirar fuori lo spirito imprenditoriale, saper rischiare e usare di più la testa”

L’amministratore delle Profumerie Chiarelli di Trapani: “Integrazione tra il negozio e il canale Web la chiave per ripartire”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? 

“Ritengo le misure indicate nei vari Dpcm abbastanza valide ed opportune, come profumerie potevamo essere aperti sin da subito e abbiamo rispettato un periodo di chiusura solo per predisporci con le misure di sicurezza e i presidi igienico-sanitari richiesti”.

Come vede il suo futuro?

“Ritengo necessario, direi obbligatorio per il nostro settore, un maggiore presidio sul canale Web e la cooperazione tra questo e il canale fisico, noi lo stiamo già facendo”.

Quali timori? Quali progetti?

“Particolari timori no, la situazione della profumeria italiana in generale è cambiata pre-covid, quindi il calo di ingressi registrati negli ultimi anni ha portato ad adottare contromisure quali quella dell’integrazione con i canali Web ed iniziative nuove per portare persone all’interno del punto vendita, come ad esempio la cabina di estetica per dare un servizio diverso alle nostre clienti a partire da settembre 2020”.

Cosa direbbe ai suoi colleghi?

“Direi di tirar fuori le prerogative specifiche di un imprenditore; saper rischiare e soprattutto non abbattersi; lavorare più di testa che materialmente è cruciale in questi momenti”.

La critica più forte che si sente di fare?

“Dal punto di vista delle manovre di contenimento forse sarebbe stato utile pesare l’emergenza sulle specifiche regioni. Nel nostro caso, in Sicilia, i numeri sono stati molto contenuti pertanto si sarebbero potuti attuare interventi diversi. Dal punto di vista economico incentivi da subito fruibili ma il discorso è più generale sulla tassazione troppo alta e prescinde dalla situazione che stiamo vivendo”.

La speranza più luminosa?

“Un ritorno alla normalità e poter togliere le mascherine tra un mese. Spero comunque che l’essere umano abbia imparato la lezione da questa pandemia e non ripeta gli errori commessi prima”.

Pensa che il Calcio debba ripartire?

“Sono un tifosissimo ma penso che sia giusto stoppare i campionati e ripartire la prossima stagione, anche se mi dispiace per chi ha lavorato duro e meritato la posizione in classifica”.

 

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