Monica Maricchio: “Basta indifferenza dall’Europa, urgono aiuti a fondo perduto”

Ritiene le misure di contenimento pandemico adeguate? Sì/No? Cosa suggerirebbe?

“Ritengo che le misure sarebbero dovute essere ancora più restrittive perché l’italiano per natura non è ligio al rispetto delle regole. Durante il periodo delle restrizioni ho visto tante persone in giro, troppe. Se non si rispettano le regole rischiamo di andare avanti all’infinito”.

Come vede il suo futuro?

“Abbiamo una lavanderia abbastanza grande con nove dipendenti e la maggior parte del nostro lavoro era basato sul rapporto con alberghi, ristoranti e B&B che in questo momento sono chiusi. In più, avendo meno di dieci dipendenti, siamo esattamente nella fascia di mezzo e non si sa bene quale tipo di aiuti riceveremo, come noi tanti altri. Chi ha clienti in questo momento riesce ad andare avanti, noi lavoriamo il 30% rispetto a prima”.

Quali timori, quali progetti?

“In questo momento ho dovuto mettere tutti quanti in cassa integrazione e a turno faccio lavorare una sola persona al mio fianco, purtroppo bisogna pagare le bollette e le spese ci sono sempre. Anche per la Cigs non abbiamo certezze: andremo avanti per nove settimane e poi? Prorogheranno? Non sarà una cosa breve, per quest’anno di turisti non se ne parla, se va bene se ne rivedranno l’anno prossimo. Non vedo tante soluzioni. Posso decidere di chiudere oppure tenere aperto con meno dipendenti, giusto non far perdere il lavoro alle persone ma quando non incassi è dura. Voglio comunque continuare ad essere positiva, magari si riapre tutto e gradualmente le cose cambiano in meglio. Ma nel frattempo aspetto aiuti a fondo perduto, perché è chiaro che la gente non avrà soldi da restituire”.

Cosa direbbe ai colleghi del settore?

“È una guerra e non vorrei che fosse così. Siamo una trentina fare questa attività da queste parti, la verità è che qualcuno dovrà chiudere e chi resterà aperto stringendo un po’ i denti, poi ne beneficerà. È bruttissimo dire una cosa del genere, ma è così. Io invito tutti a tenere duro e spero che nessuno chiuda evitando la spirale negativa”.

La critica più forte che si sente di fare?

“Senza entrare per questo nell’ambito politico, credo che il Governo stia facendo uno sforzo mai visto negli ultimi cinquant’anni. Hanno trovato una situazione già terribile   ed ora devono far fronte a ponti che crollano e una pandemia come non se ne vedevano da cent’anni. Non me la sento di criticarli”.

La speranza più luminosa?

“Che la pandemia finisca presto e la gente sia più brava a stare in casa. Inoltre che l’Europa ci aiuti di più. Basta indifferenza, ne abbiamo bisogno”.

 

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