“Tutti in questa fase dobbiamo avere la forza e il coraggio di essere propositivi.” Intervista a Marco Squarta, Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria – La Politica

Marco Squarta
Marco Squarta, Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria

Un momento particolare per tutto il Paese, e ovviamente anche per la nostra Regione. Abbiamo pensato allora, in un’ottica di informazione che ovviamente analizza i problemi ma che guarda anche al futuro, alla ripresa nonché alla speranza che dobbiamo avere, di effettuare delle interviste ai massimi rappresentanti istituzionali.

Iniziamo quindi con Marco Squarta, Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria, con un colloquio durante il quale siamo partiti analizzando proprio la reazione delle istituzioni pubbliche della nostra Regione all’emergenza che l’intero Paese sta vivendo.

“Le due priorità dell’Italia, in questo difficile momento, sono rappresentate dall’emergenza sanitaria e dai pesanti contraccolpi per l’economia. È necessario affrontare con maggiori risorse la pandemia del Coronavirus pensando ai danni che subirà l’economia. Proprio per questo motivo, tutti insieme, ad ogni livello, dobbiamo evitare con ogni forza che le attività imprenditoriali rimangano schiacciate. Le nostre città, purtroppo, sono piene di famiglie che non arrivano a fine mese. Non possiamo permetterci di lasciarle sole. Penso anche al cosiddetto mondo di mezzo – partite Iva, liberi professionisti, lavoratori, autonomi, ristoratori, commercianti, titolari di bar, tutti soggetti che generano e offrono lavoro -: se lo Stato non interviene in maniera decisa e coraggiosa rischieremo di assistere a una desertificazione delle attività. Non possiamo permettere che chi sopravviverà al Coronavirus muoia sotto i colpi della crisi economica. È difficile governare, ad ogni livello, soprattutto in una situazione mai vista, ma ormai è chiaro che gli schemi sono saltati e perciò tutti in questa fase dobbiamo avere la forza e il coraggio di essere propositivi.

Andrebbero cancellati i vincoli inutili – prosegue Marco Squarta – andrebbero aiutati i disabili che soffrono grande difficoltà. I buoni spesa? Ogni aiuto è senza dubbio positivo, i sindaci si ritrovano a gestire situazioni non facili ma un sussidio non può essere sufficiente perché qui, ora, c’è bisogno di liquidità. Il governo centrale deve trovare i soldi, se non vogliamo inchiodare l’Italia al tappeto altre soluzioni non ce ne sono. La Regione si sta muovendo bene, l’assessore Luca Coletto e la presidente Donatella Tesei stanno portando avanti un buon lavoro, penso ai provvedimenti che riguardano la cassa integrazione in deroga, ma è necessario un piano straordinario a livello nazionale perché il Coronavirus non si risolve soltanto tenendo chiusa la gente in casa. Come se non bastasse le ristrettezze provocano anche danni di natura psicologica.

Insomma, l’attuale classe politica, molto giovane non soltanto in Umbria, si trova ad affrontare una sfida mai vista e sente il peso di una grande responsabilità. Se assistiamo a timidi segnali di ripresa dal punto di vista dei contagi è altrettanto vero che ce ne sono pessimi dal punto di vista economico “.

Un altro argomento che abbiamo cercato di sviscerare è stato quello del dialogo tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni, mai così attuale come in questo momento. E allora oggi il luogo centrale per la nostra comunità è da sempre il Consiglio Regionale, la casa dei cittadini.

Si è parlato molto in passato della necessità di recuperare uno stretto dialogo tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

“Il Consiglio regionale dell’Umbria, che ho l’onore di presiedere – precisa subito il Presidente – ha le funzioni del Parlamento in chiave regionale perché è l’organo legislativo e tutti i componenti sono stati scelti nelle recenti elezioni del 27 ottobre. È la prima maggioranza di centrodestra in Umbria.

Torneremo a riunirci il 23 aprile a Palazzo Cesaroni; nell’ultima circostanza abbiamo approvato il bilancio nel quale sono state liberate risorse importanti per gestire l’emergenza. Presto arriveranno altri provvedimenti in materia economica e sanitaria. È attraverso l’attività del Consiglio che verranno messe in campo le decisioni. Questa è una partita cruciale, devono capirlo tutti, destra, sinistra, M5Stelle: ne va della credibilità della politica chiamata a gestire una situazione davvero difficilissima.”

Nel colloquio con il Presidente Marco Squarta non poteva mancare una domanda su quali saranno i controlli che il Consiglio Regionale attuerà affinché a causa della gravissima situazione a cui oggi bisogna far fronte non ci si dimentichi di problemi vecchi non ancora risolti. In particolare ovviamente le aree terremotate della Valnerina.

“Non sappiamo ancora quando potremo tornare alle nostre vite normali, perciò voglio concentrarmi sul presente. In linea generale che nell’immediato debba esserci un’intensificazione dei tamponi a livello nazionale, non possiamo tenere chiusa l’Italia per un altro mese e mezzo, non è possibile. Considerato, però, che non possiamo neanche abbandonare subito la quarantena una valida soluzione potrebbe essere rappresentata da milioni di tamponi. In questo modo potremo circoscrivere il problema. La ricostruzione? È una grande piaga dell’Umbria, Covid-19 è un’altra gigantesca zavorra che purtroppo si aggiunge. In Valnerina lo Stato ha dimostrato di aver gestito malissimo il post emergenza, i terremoti sono avvenuti nel 2016 e la stragrande maggioranza della ricostruzione purtroppo non è ancora avvenuta. Ebbene, quello non è il modello da seguire. La burocrazia ha bloccato tutto mentre nelle emergenze occorre semplificare e snellire le procedure. Rispetto il premier Giuseppe Conte; pur non condividendo quasi niente della sua attività di governo va riconosciuto che sta gestendo una situazione immane. Non condivido il suo modo di comunicare perché gli italiani stanno vivendo queste terribili giornate con grande apprensione e le anticipazioni di conferenze stampa per decisioni pressoché scontate non aiutano di certo ad alleviare lo stato d’ansia”.

Un ultimo argomento ha riguardato il fenomeno delle infiltrazioni malavitose nella nostra Umbria, un problema da non sottovalutare, ora più che mai! Per far conoscere agli umbri quali strumenti ha approntato al riguardo il Consiglio Regionale lo abbiamo domandato a Marco Squarta.

“Uno dei primi atti dopo essermi insediato è stato quello di sollecitare l’istituzione immediata della Commissione speciale sulla criminalità organizzata, proprio per dare un forte contributo politico istituzionale alle attività di contrasto e prevenzione del fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico umbro. L’organismo è una prima risposta a chi vuol mettere a rischio la civile convivenza della nostra comunità regionale. Deve essere chiaro a tutti che con il Coronavirus è a rischio l’economia legale. Si rischia, infatti, che a far vittime sia anche la mafia, una presenza oscura, quasi invisibile. Nei momenti di difficoltà come quello che sta attraversando l’Italia, – conclude il Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria – i clan si preparano a fare affari in danno dei più deboli. Lo Stato deve intervenire prima che si arrivi a dover contare anche i cadaveri prodotti dal crimine organizzato.”

L’ultima considerazione il Presidente Squarta la esprime sull’Europa: “L’Europa ha compreso il dramma del Coronavirus in ritardo rispetto all’Italia. Per come è concepita questa Europa non può andare avanti perché tanti vincoli e ristrettezze non sono più attuabili. Nessuno Stato può pensare di continuare a primeggiare dettando le linee. Se, davvero, questa Europa ha senso di esistere, è opportuno essere solidali altrimenti sarà la fine di tutti. Sono convinto che comunque andranno le cose domani ci sarà un’Europa diversa rispetto a quella che conosciamo. Cambierà in maniera radicale il nostro modo di vivere e di intendere il futuro.”

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