Emergenza! Un’esclamazione per prepararci al dopo – L’editoriale

Maurizio Lombardi

L’accelerazione improvvisa di eventi critici legati al Covid-19 e l’effetto moltiplicatore generato da internet (fake news comprese) provocano una diffusione rapidissima del cosiddetto information overloading, processo caratterizzato da un “sovraccarico di informazioni”, dove la quantità di input pro-dotti da ogni fonte, autorevole e non, supera la capacità di comprendere il significato autentico di ciò che ci arriva sui nostri device.
Tutti noi abbiamo una capacità di elaborazione cognitiva limitata rispetto a tale bombardamento di in-formazioni e, conseguentemente, quando si verifica questo sovraccarico, è assai probabile che si verifichi una riduzione della qualità delle nostre decisioni.
Ecco allora l’affollarsi di domande senza risposte o che rischiano di averne di sbagliate.

Devo credere a ciò che leggo?
La fonte è autorevole?
Come devo comportarmi di conseguenza?
A chi devo rivolgermi per avere conferma che ciò che leggo corrisponda al vero e al giusto?

Se queste domande ce le poniamo noi come individui, allora è probabile che siamo in grado di gestire al meglio e più efficacemente il processo decisionale. Ma la cosa si fa più dura se passiamo a conside-rare altri soggetti decisionali.
In un’organizzazione complessa come un’azienda, un Ente, un’Associazione, un’attività commerciale o uno studio professionale, il processo decisionale rappresenta una fase molto più delicata e che deve essere supportata da una altrettanto delicata gestione della fase analitica (input) e della comunicazione (output).
Per questo motivo la comunicazione in tempi di crisi, come quelli che stiamo vivendo in questa immi-nente primavera 2020, va gestita con l’assunzione di tecniche di comunicazione adeguate e praticate attraverso strumenti e contenuti altrettanto adeguati.
Il Corriere Dell’Economia ha deciso di inaugurare una linea editoriale legata all’emergenza “comuni-cativa” ed economica che stiamo vivendo, nell’assoluta convinzione che “immaginare il dopo” parta dal gestire l’oggi, ed è l’unica arma per affrontare il presente con determinazione.
L’attività economica, produttiva e di servizio, il vivere sociale e le istituzioni di qualsiasi tipo, non si fermano neanche in tempi di crisi; possono, al contrario, cambiare le modalità di erogazione di servizi, stabilire nuove procedure, adottare provvedimenti drastici, anche se in maniera temporanea.

E’ fondamentale, direi quasi vitale, adattarsi in fretta ai mutamenti e reagire positivamente di fronte a situazioni critiche come quelle attuali.

Come?

1) evitare di nascondersi e “sparire dal mercato e dalla circolazione”, anche se momentaneamente;
2) “stabilizzare” il brand personale/aziendale/professionale/istituzionale e la propria reputazione presso la propria business/social community;
3) comunicare le azioni messe in atto per affrontare la crisi e come ci si sta attrezzando per affrontare il rimbalzo quando la fase critica si attenuerà;
4) offrire esempi di come stiamo esercitando la rarissima dote di resilienza che ci è stata regalata in eredità dai nostri nonni.

In questa rubrica che abbiamo denominato Emergenza! – con un punto esclamativo che desidera esse-re uno schiaffo alla rassegnazione imperante – pubblicheremo articoli che puntano a mettere in evi-denza alcuni aspetti chiave del nostro agire.

Ci occuperemo, tra le altre cose, di comunicare:

a) lo stato dell’arte di attività aziendali più disparate e di delineare prospettive post-crisi;
b) le procedure messe in atto da aziende e professionisti per affrontare la crisi: dalla consegna a do-micilio dei prodotti alle consulenze on line, dall’apertura in determinati orari alle iniziative di soli-darietà, e così via;
c) come è cambiato per professionisti e aziende il modo di erogare il servizio “a distanza”, e di come si sono organizzate le società di servizi con lo smart working;
d) come si sono attrezzati gli imprenditori per il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza dei lavo-ratori, per rispettare i termini di consegna del materiali e dei prodotti finiti.

Tali contenuti saranno sviluppati, grazie al contributo di giornalisti, con un tone of voice sincero, reali-sta e moderatamente ottimista, come si conviene alla situazione.
Pubblicheremo anche notizie “e-coronavirus”, soffermandoci sull’impatto economico del fenomeno e sulle vie di uscita che via via si intravedono, usando esclusivamente fonti ufficiali.
Evidenzieremo le buone pratiche di privati, Associazioni, Pubbliche Amministrazioni, Enti locali spe-cialmente legate alle iniziative “digitali”.
Seguiremo l’evoluzione dei provvedimenti governativi a sostegno dell’economia e del mondo delle professioni.
Ospiteremo interventi di opinionisti sul tema “immaginare il dopo”, che per noi è già iniziato.
Insomma, noi di Corriere Dell’Economia abbiamo deciso di non fermarci e di esserci ora. Soprattutto per esserci domani.

 

info@corrieredelleconomia.it

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