Domenico Carone, Clinica Eugin (TA): “Ecco come alimentazione e stili di vita influiscono sulla fertilità femminile e maschile”

dott-domenico-carone-eugin

dott-domenico-carone-eugin

Si pensa che l’alimentazione e gli stili di vita non condizionino la fertilità maschile e femminile o che tutti in Italia si alimentino correttamente, seguendo la dieta mediterranea, ma non è così.

A parlarne è il dott. Domenico Carone, Coordinatore Medico di Clinica Eugin Taranto: “La medicina della riproduzione ha dimostrato da tempo quanto lo stile di vita sia un fattore determinante per la preservazione della fertilità, per ottenere risultati positivi nella riproduzione assistita e per evitare rischi relativi alla salute del futuro bambino.”

“Per questa ragione – prosegue il dott. Carone – per Clinica Eugin Taranto è fondamentale sensibilizzare i pazienti in merito all’importanza di una corretta alimentazione: è necessario conoscere le componenti di cui il nostro corpo ha bisogno per ottenere un corretto bilanciamento ormonale, base indispensabile per la fertilità sia maschile che femminile. Non esiste una dieta ideale per la fertilità, ma arricchire la dieta di proteine ricche di alcuni aminoacidi, di grassi tipo omega31 contenuti nel pesce azzurro (ad attività antiossidante) e soprattutto una dieta ipocalorica e ipoglucifica, con o senza agenti insulinosensibilizzanti, nelle pazienti con disfunzioni ovulatorie, tipo PCOS (sindrome dell’ovaio policistico), può comportare un miglioramento in entrambi i partner. Questo tipo di alimentazione talvolta è necessario anche in preparazione alle tecniche riproduttive. Anche il corretto stile di vita contribuisce a preservare la fertilità sia nell’uomo che nella donna: è importante praticare attività sportiva moderata ma costante e eliminare fumo e alcolici”.

Continua il dott. Carone: “Altro fattore che influisce sulla fertilità maschile e femminile sia in termini patogenetici che in termini prognostici in PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è l’inquinamento ambientale2. Evitare di entrare a contatto con le sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera è impossibile, ma è importante che i nostri pazienti sappiano che le diossine e gli agenti inquinanti possono essere contenuti anche in molti cibi e molte ‘creme di bellezza’, in cosmetica e nei detergenti. Un controllo sulle tipologie di prodotti utilizzati può dunque aiutare ad eliminare, almeno in parte, sostanze potenzialmente dannose per la fertilità.”

Conclude il dott. Carone: “Adottare uno stile di vita sano ed evitare di posticipare troppo a lungo la gravidanza – in quanto la fertilità della donna subisce un drastico declino dopo i 35 anni – potrebbe contribuire certamente a ridurre il numero di pazienti che devono ricorrere alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) e soprattutto consente di migliorare i tassi di successo in PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).”

 

Fonti:

1. 2017, “Prolonging the female reproductive lifespan and improving egg quality with dietary omega-3 fatty acids” Authors: 1Department of Surgery and the Vascular Biology Program, Children’s Hospital Boston, Boston, MA, 02115, USA;
Department of Surgery, Harvard Medical School, Boston, MA, 02115, USA;
Vincent Center for Reproductive Biology, Department of Obstetrics and Gynecology, Massachusetts General Hospital and Boston, Boston, MA, 02114, USA;
Department of Obstetrics, Gynecology and Reproductive Biology, Harvard Medical School, Boston, MA, 02115, USA;
Department of Pathology, Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School, Boston, MA, 02115, USA;
2. ESHRE 2019 – Air pollution found to affect marker of female fertility in real-life study – Prof. Antonio La Marca

Exit mobile version