Prof. Giovanni D’Attoma: sintomi e trattamento della cefalea tensiva

Prof. Giovanni D’Attoma

Prof. Giovanni D’Attoma

“La cefalea tensiva (o mal di testa) è abbastanza comune e rientra fra le forme di ‘cefalee essenziali’ (emicrania, cefalea a grappolo, etc.) che riconoscono due elementi essenziali: la predisposizione genetica con una disfunzione ipotalamica e problematiche di natura psicologica (separazione coniugale, perdita del posto di lavoro, etc.).

L’osservazione è del Prof. Giovanni D’attoma, Specialista in Neuropsichiatria presso l’Università di Pisa, Psicoterapeuta, libero Docente in Puericultura presso l’Università di Bari, è autore di libri e pubblicazioni sulle cefalee e sui disturbi psicopatologici.

“I sintomi – prosegue – sono caratterizzati da un senso di peso e/o di costrizione al capo, circoscritti o diffusi, saltuari o quotidiani, abbastanza lievi e saltuari, a volte molto gravi con tendenza alla cronicizzazione, possono scomparire durante il sonno, a volte persistere per le 24 ore, spesso correlati ad una condizione di stress, a condizioni psicologiche, a condizioni di disagio lavorativo che portano una contrazione dei muscoli del capo e del collo, a volte secondari ad un problema posturale. Molto spesso la cefalea tensiva si accompagna ad un quadro di tipo emicranico che resiste ai tentativi terapeutici più generosi, con psicofarmaci, antiepilettici e i classici farmaci usati nella profilassi dell’emicrania (betabloccanti, calcio antagonisti, metisergide, etc.). Non raramente la cefalea tensiva rientra in un quadro depressivo di cui può rappresentare l’unico sintomo”.

“Nel nostro Centro Cefalee e Neuropsichiatria di Ostuni e Taranto – conclude il Prof. D’Attoma –  utilizziamo specifiche strategie psicoterapeutiche con l’eventuale aggiunta di qualche farmaco e, nelle forme più resistenti utilizziamo una nuova tecnica assolutamente indolore il TMS (transcranic magnetic stimulation) nei ragazzi preferiamo l’utilizzo del Biofeedback e/o il Training autogeno. Chiaramente tutto sotto controllo medico e soprattutto con il parere del medico curante.

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