Dazi Usa, Agabiti: “Umbria colpita di striscio”

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“Per fortuna, sull’Umbria i dazi americani incidono poco”. È il presidente di Coldiretti Umbria, Albano Agabiti, a dare una buona notizia a tutti gli agricoltori della regione. Il motivo principale di questo ‘colpo di striscio’ è la mancanza di olio e di vino tra i prodotti nella black list voluta dal presidente americano Donald Trump. I dazi colpiscono Parmigiano, Grana Padano, Gorgonzola, Salame, Mortadella, Crostacei, Molluschi, Agrumi, Succhi e liquori. Niente olio extravergine d’oliva, pasta, conserve di pomodoro, vino, mozzarella di bufala campana, prosciutto di Parma e San Daniele.

Agabiti conferma: “Siamo sollevati dal fatto che non siano compresi il vino e l’olio, i nostri principali prodotti d’esportazione. Ma stiamo comunque parlando di un pericolo che ci invita a non abbassare la guardia”. Anche perché Trump potrà entro 180 giorni modificare i prodotti sotto dazio e, successivamente, lo potrà fare ancora ogni 120 giorni. Spiega il numero uno dell’Associazione dei coltivatori diretti: “I dazi americani provocano purtroppo grossi problemi alla nostra agricoltura. Prima avevamo avuto il blocco russo, che ha coinvolto pere, mele soprattutto del Nord Italia, poi sono arrivate le decisioni di Washington. Le prendiamo da destra e da sinistra, insomma, e questo ci preoccupa”. Oltre tutto, è la tesi di Agabiti, “paghiamo aiuti dati nel settore dell’aeronautica a livello europeo, ma che in Italia non sono mai arrivati”.

Prosegue: “Se l’Umbria viene colpita di lato dai dazi, è anche vero che il settore subisce un danno non indifferente anche a causa dell’Italian Sounding, vale a dire dai prodotti taroccati venduti negli Stati Uniti come fossero del nostro Paese. Oltre al danno, pure la beffa”. Chiude Agabiti: “I dazi ci fanno portare avanti un’altra battaglia: chiediamo infatti all’Unione Europea di dare sostegno alle imprese danneggiate. Diciamo che sono stati loro a creare il danno, dunque è giusto che facciano qualcosa”.

Ci spostiamo quindi a un altro grattacapo che coinvolge l’agricoltura: il possibile taglio di 15 milioni al settore in Umbria (di 370 milioni a livello nazionale) da parte dell’Unione Europea. “Stiamo monitorando con attenzione la situazione, secondo le nostre proiezioni effettivamente saremmo su questa cifra. La riforma Pac è ancora in discussione, noi speriamo non vada in questa direzione”. Precisa Agabiti: “E’ necessario garantire all’agricoltura le risorse necessarie per continuare a rappresentare un motore di sviluppo sostenibile per l’Italia e l’Europa. Indebolire l’agricoltura, unico sistema realmente integrato nell’Ue, equivale a minare le fondamenta della stessa Unione”.

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