È stato approvato dalla Giunta regionale il programma per l’identificazione, la valorizzazione e la tutela delle razze bovine autoctone, prive di identità e riconducibili alle specie Cinisara e Modicana. E’ prevista l’attivazione di rapporti di collaborazione tecnico-scientifica con gli allevatori siciliani che allevano capi non riconosciuti e non iscritti a registro anagrafico, che nell’Isola rappresentano il 67%.
Su un patrimonio bovino siciliano, che conta circa 350 mila capi, solo 11 mila appartengono alle razze Cinisara e Modicana, a fronte dei restanti 340 mila catalogati come meticci/incroci o, semplicemente, “razza siciliana”.
“La conoscenza delle razze bovine, quale patrimonio animale autoctono – afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – è un primo passo ineludibile per la salvaguardia genetica e la valorizzazione della filiera zootecnica siciliana, che deve puntare alla qualità, alla tracciabilità e alla sicurezza delle carni”.
Il programma sarà realizzato anche nell’ambito della Misura 10.2.B del Piano di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-20, che prevede la conservazione delle risorse genetiche animali in agricoltura.
“La tutela della biodiversità per l’agricoltura e l’alimentazione – afferma l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera – è di interesse strategico per la zootecnia e per lo sviluppo rurale. E’ fondamentale coniugare la salvaguardia delle risorse genetiche autoctone con la valorizzazione economica della filiera, al fine di affermare e promuovere la qualità delle nostre produzioni”.