Tutto è pronto per la vendemmia 2019 del Gragnano, un rosso d’eccellenza delle Cantine Iovine, composto da 3 uve (Piedirosso al 60%, Aglianico al 30% e Sciascinoso 10%), raccolte nell’area dei Monti Lattari fra le località di Gragnano e Pimonte. È sui terrazzamenti collinari di Pimonte che si estendono i vigneti dell’Azienda Iovine, a circa 450 metri s.l.m., in un ambiente salubre lontano da smog e agenti inquinanti, dove si fa un’agricoltura nel pieno rispetto della natura, garantendo un prodotto ancor più biologico.
“Le uve sono in fase di parziale maturazione; l’annata 2019 del Gragnano è un po’ in ritardo ma questo ci fa piacere perché le temperature stanno diminuendo, allineandosi con il nostro concetto di vinificazione. Nelle nostre cantine, infatti, pur esistendo un sistema all’avanguardia per controllare la temperatura, cerchiamo sempre di sfruttare il clima ambientale per assecondare i cicli naturali. La natura è sempre un grande laboratorio, che permette di ottenere una buona concentrazione aromatica e un graduale aumento degli zuccheri mantenendo una costante acidula del futuro vino”.
Così Aniello Iovine descrive il fermento che ruota attorno a una delle stagioni più importanti per l’azienda, quella della vendemmia. “Salvo imprevisti – continua Iovine – pensiamo che questa del 2019 possa essere una delle migliori annate dell’ultimo decennio. In vigna abbiamo una produzione leggermente inferiore al passato, ma più funzionale per la qualità: grappoli e acini più piccoli, che ne agevolano gli aromi e il colore. Meno succo, è vero, ma vini più concentrati e più aromatici, dal colore intenso”.
Il Gragnano sarà vendemmiato a inizio ottobre 2019 fino alla fine del mese. Negli ultimi anni si è notata una piacevole presa di coscienza da parte dei consumatori della qualità di questo vino rosso, moderno perché da gustarsi freddo, non rafforzato dal legno. Tutta la qualità del prodotto finale avviene prevalentemente in vigna: un vino difficile da produrre se non ci sono le giuste condizioni climatiche, in quanto “è figlio solo della natura”.
“La gradazione alcolica del Gragnano è moderata e si attesta al 12.5%. Il vino si presenta di un colore rosso intenso, dalla schiuma esuberante e dai profumi di frutti di bosco con un sentore di selvatico, frutto della natura incontaminata. Oggi ci chiedono vini non troppo alcolici, non troppo carichi di legno e in questo il Gragnano sa assolvere al meglio le richieste dei consumatori. È uno dei pochi rossi che possiamo accompagnare anche al pesce oltreché alla vera pizza napoletana, quella verace. Un vero e proprio complemento per il cibo più diffuso al mondo”.
La Famiglia Iovine porta avanti le sue vigne dal 1890: oggi sono arrivati alla quarta generazione, che ne gestisce le Cantine e l’azienda, portando da sempre avanti anche la produzione del Gragnano in due versioni: una con il metodo Martinotti realizzato in grandi vasche e l’altra con il metodo classico della tradizione, rifermentato in bottiglia che si presta anche ad abbinamenti diversi, in quanto questo processo lo rende adatto al confronto, per esempio, con carni ricche di grasso.
“Il Gragnano – conclude Aniello Iovine – nella sua semplicità riesce ad essere molto adattabile. Per continuare a produrlo nella giusta quantità richiesta dal mercato abbiamo di certo bisogno di più superfici. Stiamo, inoltre, avviando un consorzio per avvicinare i giovani agricoltori a questa coltivazione più complessa, ma della quale beneficeranno sia loro che i consumatori. Il tutto cercando di tutelare e salvare anche il territorio della penisola sorrentina”.