Rome, 4 ottobre 2019
Oggi alla presenza del Gran Cancelliere P.Eduardo Robles-Gil, del Rettore P. Josè Enrique Oyazún, delle autorità, dei docenti, degli studenti e dei coolaboratori dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum si inaugura il nuovo anno accademico. La lectio magistralis è affidata a S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Satriano Arcivescovo di Rossano- Cariati. Mons. Satriano è stato studente dell’Ateneo conseguendo la licenza di Bioetica.
Alcuni passi tratti dalla Lectio inauguralis del Rettore P. Josè Enrique Oyazún: il brano scelto per accompagnare la relatio è Il brano scelto è quello della pesca miracolosa raccontata al capitolo quinto del Vangelo di Luca (cf Lc 5, 1-11). Dal mio punto di vista è un passaggio paradigmatico che offre un contesto e una prospettiva adeguata ad ogni attività, particolarmente in una istituzione ecclesiale come la nostra. “In nomine Tuo”; “sulla tua parola” (cf. Lc 5, 5) dovrebbe essere uno dei nostri principali leiv motiv abbinato al Venga il Tuo Regno, che è il motto dell’azione apostolica della Legione di Cristo e del Movimento Regnum Christi. Le nostre imprese, che si orientano a far presente il Regno di Cristo, avranno successo nella misura in cui sono fatte nel Suo Nome.
Alla luce di questo Vangelo, possiamo dire che l’Ateneo è una delle tante barche invitata da Cristo a “prendere il largo” per compiere una missione concreta al servizio della Chiesa… Come istituzione universitaria siamo anzitutto una comunità. Questa visione comporta l’impegno a costruire e rinvigorire le relazioni e i legami interpersonali, continuare a promuovere un clima cristiano dove tutti si sentano accolti e motivati e a dare il meglio di sé nella propria formazione e nella ricerca del fine specifico della nostra istituzione…
La nostra missione di voler formare apostoli per testimoniare il mistero di Cristo sarebbe presuntuoso se non riconosciamo che l’iniziativa è di Dio.
Dato che per portare avanti la missione dobbiamo partire dalla realtà concreta è necessario saper approfittare e orientare al meglio le nostre forze. Per questo motivo nella seconda settimana del mese di settembre abbiamo lavorato alla programmazione strategica quinquennale. Hanno partecipato diversi membri della nostra comunità. È stato un momento di condivisione e di analisi, che ci ha permesso di identificare e progettare alcune aree e ambiti strategici ritenute rilevanti per il nostro Ateneo. Il processo di programmazione non si è ancora concluso ma molti spunti sono stati già delineati che ci rappresentano delle interessanti sfide da accettare. come la realizzazione di maggiori pubblicazioni per meglio evangelizzare la cultura, un maggiore coinvolgimento degli studenti nella vita dell’Ateneo, permettere a tutti i membri della comunità di sentirsi più partecipi della missione comune, sviluppare relazioni con diversi attori della vita sociale, ecclesiale e universitaria. Sarà un anno di lavoro e di impegno, con questi propositi e con questo entusiasmo si apre anche la nuova esperienza di Rettore.
Lectio magistralis è curata da di S.E. Rev.ma Mons. Giuseppe Satriano. Mons. Satriano nasce a Brindisi l’8 settembre 1960, da Luigi, medico anestesista e rianimatore e Giovanna Mastropierro, casalinga. Dopo di lui vengono alla luce Annamaria, Nicola e Corrado. Dopo gli studi al Liceo Scientifico di Brindisi, entra nel Seminario Regionale di Molfetta, dove compie il cammino di formazione per il sacerdozio.
Il 28 settembre 1985 viene ordinato Presbitero per l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
Nel 2006 si iscrive all’Istituto “Regina Apostolorum” di Roma, dove consegue la Licenza in Bioetica. Dopo moltissimi incarichi diviene il 26 Ottobre 2014 Arcivescovo di Rossano-Cariati.
Alcuni passi: …non può esserci Teologia e tanto meno Evangelizzazione se non ci si lascia segnare e attraversare dalla Parola, facendosi permeare da quei valori evangelici capaci di edificare in noi la disponibilità del cuore all’inedito di Dio, alle sfide della vita, vivendo e agendo nell’unità dello Spirito…
Più che ritrovarci a discutere su quale metodologia attivare per evangelizzare, dobbiamo chiederci, se la nostra vita è secondo il Vangelo di Cristo. Scopriremo che c’è bisogno di riprendere in mano la vita e, ponendola sotto l’azione dello Spirito, lasciarla incamminare per davvero in scelte evangeliche che abbiano il sapore della misericordia, del perdono, dell’offerta di sé, della condivisione, della solidarietà, così come Gesù ci ha chiesto: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.
L’immagine di Maria, Regina degli Apostoli, ci rimanda al momento in cui la prima comunità dei credenti, fecondata dall’azione dello Spirito si è ritrovata ad essere capace di generare alla fede.
Essere grembo capace di generare percorsi di vita credente, non è opera di innovative strategie di comunicazione, ma di un cuore che pur limitato si apre al tocco dell’Amore, sapendo trovare la ragione del vivere in Dio, testimoniando con la propria esistenza l’essenziale che nutre e il bello che da gioia, che da stupore.
Teologia ed evangelizzazione sono attese a questa sfida, nuova e antica, dove coltivare ‘spazi vuoti’ e non ‘spazi prepotenti’, in cui lasciarsi parlare e riempire dall’amore che viene da Dio.