TMS: il neuropsichiatra e psicoterapeuta Giovanni D’Attoma ci illustra la Transcranic Magnetic Stimulation

Prof. D'Attoma

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La tecnologia è da sempre considerata un elemento positivo per lo sviluppo della società: per questo motivo è sempre più applicata anche in campo medico, dove nuove apparecchiature medicali aiutano gli specialisti ad affrontare malattie e disturbi dei propri pazienti.

Lo sa bene il prof. dott. Giovanni D’Attoma, neuropsichiatra e psicoterapeuta che dirige i centri di Bari, Taranto, Brindisi e Lecce, specializzato nella Transcranic Magnetic Stimulation (TMS), stimolazione magnetica transcranica che si avvale di campi magnetici per intervenire sul cervello in modo non invasivo e non doloroso.

“E’ una tecnica rivoluzionaria, che utilizza campi magnetici che vanno ad influenzare per via transcranica una neuro modulazione ottimale, un aumento delle beta-endorfine e dei fattori neutrofici, un miglioramento del flusso vascolare della corteccia prefrontale e della eccitabilità corticale”.

Così il prof. D’Attoma ci spiega la TMS, applicabile a diversi campi medici così come indicato dalle ‘Linee guida internazionali’, basate sui risultati raggiunti con questa tecnica e riportati dalla letteratura scientifica internazionale di settore.

“Questa nuova applicazione medica – prosegue Giovanni D’Attoma – ci permette di intervenire efficacemente nelle seguenti patologie: depressione, dipendenze (soprattutto da sostanze stupefacenti), disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare, schizofrenia, demenze, tinnitus o ‘ronzio auricolare’ (quali trauma acustico, presbiacusia, tossicità da farmaco), cefalee e numerosi altri disturbi dal trattamento del dolore cronico di tipo neuropatico o da dolore sine causa, al disordine dei movimenti, passando per il Parkinson, il tremore essenziale, lo stroke, le afasie e i disordini della coscienza, con risultati a volte soddisfacenti”.

Per il prof. dott. Giovanni D’Attoma, che dirige i centri di Bari, Taranto, Brindisi e Lecce, “il futuro della scienza ci riserva sicuramente molte sorprese: il TMS, è chiaro, rappresenta un passo avanti per migliorare la condizione psicofisica di molti pazienti”.

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