Cassa integrazione: Ires Cgil Umbria, in salita nel 2019

Dopo il calo che si era verificato nel 2018, si consolida l’aumento della cassa integrazione nel periodo gennaio-luglio 2019. È evidente – fa sapere l’Ires Cgil Umbria – che si è interrotto il ciclo (2014-2018), nel quale l’utilizzo di questo ammortizzatore sociale, aveva visto una diminuzione consistente delle ore. Gli ultimi dati forniti dall’osservatorio dell’Inps ci dicono che la Cig torna a crescere. In Umbria l’aumento è pari a +18%, in linea con l’andamento nazionale.

Infatti le ore complessive di Cig nella nostra regione, passano nei primi sette mesi, da 3.064.340 del 2018 a 3.548.861 del 2019. In questo quadro l’aumento più rilevante è quello della cassa integrazione straordinaria, che nel periodo gennaio-luglio 2019 aumenta del 64,02%, toccando quota 2.016.863 ore. Sappiamo che questo aumento della Cig è collegato alle crisi aziendali e in molti casi rischia di preludere al licenziamento.

L’andamento del consumo delle ore di cassa integrazione soprattutto per quanto riguarda Cigs è direttamente collegato al miglioramento o al peggioramento dell’attività industriale e dell’economia. In questo caso, siamo di fronte in questo 2019, anche nella nostra regione, a una inversione negativa del ciclo economico che peraltro, si era manifestato molto debole. Manca la crescita e c’è un ulteriore crisi della produzione industriale. Consistente è l’aumento della Cig nel mese di luglio 2019, confrontato con luglio 2018. Infatti, si passa da 354.322 ore di luglio 2018, a 505.772ore di luglio 2019, con un aumento del 42,74%, a ulteriore conferma del trend negativo che attraversa la nostra economia.

Questa situazione si riverbera anche sulle domande di disoccupazione (Naspi), anche loro in costante aumento nella regione. Infatti i dati dell’Inps riferiti a gennaio-giugno 2019 ci dicono che siamo arrivati a quota 10.635 con un trend in aumento rispetto al 2017 e al 2018. In questo contesto non va dimenticato che l’Istat ha comunicato che nel primo trimestre 2019 la disoccupazione è ritornata a salire toccando quota 10,4%.

Exit mobile version